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Sindaco, Prefetto, Rom e clochard. ”Cosenza ospitale, non accogliente”

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COSENZA – (Video) La tragedia dei tre carbonizzati in via XXIV Maggio ha risvegliato le autorità.

Stamane a seguito della convocazione urgente lanciata dal Prefetto Raffaele Cannizzaro si è riunito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per discutere delle “Problematiche sociali connesse alla presenza di cittadini stranieri sul territorio del capoluogo cosentino”. Al dibattito ha assistito anche l’arcivescovo Salvatore Nunnari che al termine dell’incontro ha dichiarato apertamente che “Cosenza, è vero, è una città ospitale, ma la Cosenza città accogliente è tutta da costruire”. Padre Fedele provò ad aprire un percorso. Ad oggi l’Oasi Francescana costituisce ancora l’unico dormitorio cittadino, ma nessuno lo menziona. La realtà dei Rom non è stata svelata da questa tragedia è da tempo immemore visibile e presente tra le strade cittadine. Ma il Prefetto, ad oggi, non sa fornire dati né sui Rom, né sul numero di clochard presenti in città. “Si tratta di alcune decine, non saprei, sono numeri che cambiano giorno dopo giorno” ha affermato Cannizzaro. “Cosenza sicuramente oggi ha dato un segnale importante – ha affermato il Prefetto al fianco del sindaco Occhiuto – non ho mai visto un capoluogo di provincia impegnarsi a fare tanto”. Fare cosa? Innanzitutto “analizzare”, poi “cercare qualche rimedio” ha dichiarato Cannizzaro al termine dell’incontro. Il rimedio consisterebbe nel predisporre “alcune soluzioni in termini di accoglienza che abbiamo definito e che nonostante coprano numeri modesti – sottolinea il Prefetto – costituiscono uno sforzo considerevole per la città. Poi vanno verificati quanti stabili sono occupati abusivamente e se ci sono condizioni di pericolo non è da escludere lo sgombero”. Senza remore il Prefetto ha parlato di una situazione che “non ci allarma, ma ci propone degli interrogativi”. Il sindaco Occhiuto sostiene che: “bisogna ospitare le persone nelle condizioni migliori, in spazi dignitosi per la persona, non in condizioni di pericolo. Gli immigrati che vivono occupando spazi inagibili e i cosentini che abitano il centro storico vanno tutelati. Se vogliamo essere accoglienti ed ospitali lo dobbiamo essere realmente. Noi per Rom e migranti ci impegnamo e ci siamo impegnati a dare quel poco che abbiamo altrimenti non si tratta di accoglienza, ma di indifferenza”.

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