25 anni, commerciante ambulante, Hamil Mehd è stato arrestato durante un ‘operazione antiterrorismo condotta della Polizia di Stato di Cosenza. Il marocchino era pronto a raggiungere gli scenari di guerra e poi fuggire in Belgio
COSENZA – All’alba è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un cittadino marocchino di 25 anni, Hamil Mehdi, commerciante ambulante residente a Luzzi, pronto secondo gli investigatori, a raggiungere gli scenari di guerra. E’ un commerciante ambulante il marocchino di 25 anni arrestato questa mattina dalla polizia a Cosenza per il reato di auto addestramento ai fini di terrorismo internazionale. Il giovane, giunto in Italia nel 2006, con permesso di soggiorno è stato monitorato per diverso tempo dagli agenti della Digos di Cosenza e del Servizio centrale Antiterrorismo dal luglio scorso dopo che era stato respinto in Turchia per motivi di sicurezza ed era rientrato in Italia. Il 25enne era arrivato in Turchia il 10 luglio, dove era stato fermato per un controllo. Le autorità turche, d’intesa con l’antiterrorismo italiano, lo avevano respinto per motivi di sicurezza pubblica e lo hanno fatto rientrare in Italia. Il giovane è indagato per i reati contemplati dalla nuova legislazione antiterrorismo con particolare riferimento al fenomeno dei foreign fighters.
Mehdi era stato bloccato all’aeroporto di Istanbul da dove, secondo gli investigatori, avrebbe tentato di raggiungere la Siria per arruolarsi nelle file dell’Isis. Il marocchino è così stato respinto dalle autorità turche e rispedito in Italia dove è stato bloccato all’aeroporto di Fiumicino.
“Pronto per andare in guerra e morire per jihad” – Il marocchino, a quanto si apprende dalle indagini compiute dalla polizia e dalla Dda di Catanzaro era pronto a raggiungere gli scenari di guerra. “L’arresto di oggi è uno dei primi casi di applicazione della legge del 2015 che contesta l’auto addestramento ai fini di terrorismo internazionale. Il marocchino arrestato è il classico combattente straniero”. Lo ha detto il Coordinatore della Dda di Catanzaro, Giovanni Bombardieri, circa l’arresto del marocchino di 25 anni al quale viene contestato l’articolo 270 quinquies del codice penale. “Lo abbiamo monitorato costantemente – ha aggiunto – dopo che in estate era stato espulso dalla Turchia”. Al momento dell’arresto, all’uomo è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, Giuseppe Perri, che ha accolto la richiesta del coordinatore della Dda, Giovanni Bombardieri, e del sostituto procuratore, Paolo Petrolo.
Il Ministro dell’Interno Alfano: “antiterrorismo funziona” – Il ministro dell’Interno Alfano ha espresso grande soddisfazione per l’arresto di Hamil Mehdi: “E’ stato fermato e arrestato un marocchino indagato per addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale, reato introdotto con il decreto antiterrorismo oggi diventato legge“, ha dichiaro il ministro.
Neanche ai familiari aveva svelato le sue intenzioni: quando infatti gli agenti della Digos si sono presentati a casa sua in Calabria, i familiari hanno detto che sarebbe rientrato quella stessa sera. Nel corso della perquisizione, i poliziotti hanno trovato tra l’altro nel suo zaino un paio di pantaloni militari, una pubblicazione dei Fratelli Musulmani sui comportamenti che deve tenere un buon musulmano secondo il Corano, due telefoni cellulari e 800 euro.
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C’è sgomento e sorpresa a Luzzi, paese del cosentino dove era residente Mehdi. La notizia ha fatto rapidamente il giro del paese e tutti sono increduli perchè la famiglia di Mehdi è molto conosciuta e stimata. “Ancora non possiamo crederci – affermano alcune persone di Luzzi – alla notizia di questo arresto. Lui è sempre stato un bravo ragazzo e lavorava con il padre. Ci sembra davvero impossibile“. A Luzzi la comunità dei marocchini è composta da una trentina di persone residenti ormai da anni nel piccolo centro cosentino e perfettamente integrati.
L’arrestato respinge ogni accusa – “Sono andato in Turchia solamente per pregare“. È quanto ha detto il marocchino Hamil Mehdi ai poliziotti di Cosenza al momento dell’arresto eseguito stamane per il reato di auto addestramento ai fini di terrorismo internazionale. Mehdi era stato respinto nel luglio scorso dalla Turchia. “Mi avevano già contestato di appartenere all’Isis ma io ho sempre negato. Ed anche ora ribadisco che non appartengo all’Isis. Sono andato in Turchia solamente per pregare“.
