Site icon quicosenza

Inchiesta sul bimbo nato morto all’Annunziata, Barbanti: “Ospedale da rifondare. Aspettiamo l’esito dell’autopsia” (AUDIO INTERVISTA)

Ospedale Cosenza barbanti

La vicenda del bimbo nato morto all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza lunedì pomeriggio, sta creando apprensione e soprattutto sgomento. La Procura ha aperto un inchiesta con tre indagati, l’azienda ospedaliera ha avviato accertamenti interni e il ministro Lorenzin interverrà con gli ispettori.

COSENZA – In attesa che la magistratura e le indagini ispettive facciano piena luce su quanto è accaduto nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale di Cosenza, non si può non riflettere sullo stato di grave abbandono in cui versa l’Annunziata a causa del piano di rientro e del commissariamento della sanità calabrese che ha tagliato personale e servizi mettendo a rischio la vita dei pazienti.

Ad intervenire in merito, ai microfoni di Rlb Radioattiva, è il deputato di Alternativa Libera Sebastiano Barbanti, che precisa: “prima di giudicare il caso, aspettiamo gli accertamenti”.

ASCOLTA L’INTERVISTA
[audio_mp3 url=”http://www.quicosenza.it/news/wp-content/uploads/2016/01/Sebastiano-Barbanti-su-caso-bimbo-annunziata.mp3″]

Secondo Barbanti, la riorganizzazione dei punti nascita imposta dal ministero nel 2011, con la chiusura di tutti quelli sotto i 500 parti l’anno, doveva migliorare gli indici di mortalità, ma i dati ufficiali confermano che la Calabria ha ancora oggi il tasso più alto in Italia di bambini nati morti.

“Tutto ciò è inaccettabile – sottolinea Barbanti – perciò nei prossimi giorni incontrerò il direttore generale dell’Annunziata, i medici e tutto il personale del dipartimento Materno Infantile dell’Ospedale e presenterò una dettagliata interrogazione al ministro della Salute Beatrice Lorenzin sull’inadeguatezza e le inadempienze dell’ufficio del commissario per il piano di rientro che fino ad oggi ha prodotto solo decreti per la riorganizzazione e riqualificazione del percorso nascita senza che i servizi siano migliorati”.

Exit mobile version