Il presidente della Repubblica ha inaugurato la nuova sede della Giunta regionale.
CATANZARO – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inaugurato la nuova sede della Regione Calabria. Mattarella è stato accolto dal presidente della Regione, Mario Oliverio, e dal sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. Mattarella, dopo il suo arrivo, si è recato nell’ufficio del presidente Oliverio, all’ultimo piano del palazzo della Regione. Subito dopo ha preso parte ad una manifestazione alla presenza di parlamentari, sindaci di numerosi Comuni e autorità civili, militari e religiose di tutta la regione. Presente anche la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi. “Una piena dignità della cosa pubblica è la premessa per il risanamento delle piaghe e per la ripresa – ha dichiarato il Capo dello stato -. Conferire dignità alla cosa pubblica, e alla politica, è oggi essenziale per mettere in moto uno sviluppo innovativo. Sono lieto di essere con voi all’inaugurazione della cittadella regionale, che rappresenta per la Calabria un traguardo e, al tempo stesso, un punto di partenza”.
“L’Italia – ha proseguito Mattarella – ha bisogno dello sviluppo del Sud. Non ci sarà crescita piena, neppure nelle Regioni più forti, senza la crescita del Meridione. L’unità del Paese è indispensabile per superare le nostre fragilità, per la nostra uscita dalla crisi, per il rilancio dell’economia, per consentirci di giocare un ruolo in Europa”. “Il nostro destino – ha evidenziato – non può essere quello di un Paese diviso e sempre più diseguale. Non è accettabile che crescano le distanze in termini di lavoro, di opportunità, di risorse disponibili, di concreto esercizio di diritti, di investimenti”.
Mattarella ha parlato anche della lotta alla criminalità, argomento sempre scottante in un territorio come quello calabrese. “Il contrasto alla criminalità organizzata e la battaglia per l’affermazione della legalità restano pietre angolari di ogni progettualità politica. La Calabria – ha aggiunto – non è sola. Lo Stato non è lontano. La Calabria è parte integrante e inseparabile della vita dell’Italia e la coinvolge. La questione, quindi, interpella e richiama la coscienza civile di tutte le istituzioni. La ‘ndrangheta è una minaccia per l’intero Paese e la sua sconfitta costituisce un’esigenza e un obiettivo nazionale. Sconfiggere la ‘ndrangheta è possibile. E’ un dovere che va posto in cima ad ogni programma di Governo”.
Altro tema scottante toccato dal presidente della Repubblica è stato quello legato all’occupazione: “Creare nel paese il lavoro che manca – ha detto Mattarella – e la prima delle priorità. Dare un futuro ai giovani è condizione per la tenuta stessa della nazione. Ogni discorso sula ripresa deve affrontare il nodo dell’occupazione”.
“Perchè si inneschi la dinamica di uno sviluppo innovativo tutti devono fare la loro parte. E devono farlo anche le regioni del Sud – ha concluso Mattarella-. Non basta attendere interventi dall’alto o dall’esterno. Non basta reclamare inadempienze storiche, anche se queste non vanno, certo, dimenticate. La rimonta della Calabria dipende anzitutto dai calabresi, così per ciascuno delle regioni meridionali. E’ una responsabilità che la politica regionale deve saper assumere e trasmettere”. “Il linguaggio della verità – ha detto ancora il presidente Mattarella – è la premessa di una riscossa che può avvenire soltanto attraverso una partecipazione attiva dei cittadini, delle forze sociali, della società civile”.
Subito dopo il suo discorso il capo dello Stato è partito alla volta di Roma.
