CATANZARO – Buchi di bilancio, Comune e commissario.
Sono confluite in un unico fascicolo d’indagine aperto dalla Procura della Repubblica di Catanzaro una serie di denunce presentate contro la societa’ “Ambiente & Servizi”, partecipata del Comune del capoluogo calabrese, gia’ al centro di una scottante relazione presentata mesi fa dal commissario giudiziale che, nell’esaminare la gestione dell’ente, si era soffermato sul grave dissesto riscontrato. Dopo che lo stesso documento e’ stato inviato anche alla Procura della Repubblica, all’ufficio sono giunti una decina di esposti, con i quali si chiede di verificare l’eventuale fondatezza dell’ipotesi di truffa, che riguardano il mancato pagamento di beni e servizi forniti alla societa’ partecipata. Sono i militari della Guardia di finanza ad effettuare le verifiche contabili in merito alla gestione economica della societa’, e non mancano inoltre da parte degli investigatori accertamenti relativi all’affidamento di consulenze esterne. Di una “progressiva carenza di liquidita’ determinata anche da notevoli investimenti aziendali e da costi fissi relativi al personale assunto probabilmente senza il rispetto delle effettive esigenze e sulla scorta di una adeguata pianta organica”, oltre che di un continuo “utilizzo del canale bancario mediante aperture di credito, anticipo e sconto fatture”, e della “mancata riscossione dei crediti nei confronti dei Comuni” aveva parlato, nella relazione del luglio scorso, il commissario giudiziale, Gennaro Brescia, in una relazione di 142 pagine con cui si esaminavano i motivi del dissesto della “Ambiente & Servizi”, stimato, secondo una prima ricognizione, in circa 2 milioni di euro. Anche quel documento e’ ora in mano agli investigatori, che hanno deciso di avviare un proprio lavoro alla ricerca di eventuali irregolarita’ ed illeciti negli ultimi anni di gestione della societa’ partecipata.
