Udienza al tribunale della libertà, l’avvocato del ragazzo chiede la scarcerazione.
COSENZA – La Dda di Catanzaro ha depositato nuovi atti e documenti nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto, nelle settimane scorse a Luzzi, in provincia di Cosenza, del marocchino Hamil Medhi, accusato di auto-addestramento ai fini di terrorismo internazionale. La documentazione è stata depositata stamane nel corso dell’udienza davanti ai giudici del tribunale della libertà di Catanzaro ai quali il difensore del marocchino, l’avvocato Francesco Porto, ha chiesto la scarcerazione del suo assistito.
Nei nuovi atti depositati ai giudici del riesame ci sono una perizia sul computer del marocchino relativamente all’accesso ad alcuni siti da dove sono stati scaricati dei video di propaganda dell’Isis. Nella perizia depositata ci sarebbe anche il contenuto dei risultati di accertamenti relativi a contatti whatsapp ritenuti dagli inquirenti di rilevante importanza per le indagini. Nel corso dell’udienza il difensore di Hamil Medhi ha contestato alcuni esiti delle perizie ed ha chiesto la scarcerazione del suo assistito. Sulla richiesta difensiva la decisione dei giudici è attesa nei prossimi giorni.
