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Tari, Miceli attacca Manna: “A Rende sono aumentati i tributi”

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Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle: “Più differenziamo più paghiamo. Urge rivedere il ciclo dei rifiuti”

RENDE (CS) – Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Domenico Miceli torna a criticare l’amministrazione comunale di Rende. “Come avevamo annunciato a fine anno – dichiara il grillino – è arrivato il salasso per le tasche dei contribuenti rendesi. Proprio in questi giorni, infatti, nella cassetta della posta, i nostri concittadini hanno trovato l’amara sorpresa. In perfetto ritardo e perciò già scaduta, è arrivata la Tari, la tassa sulla spazzatura, con un aumento rispetto allo scorso anno del 30-40%. Siamo l’unica città dove gli sforzi dei cittadini per fare la raccolta differenziata non porta alcun beneficio, ma, al contrario, un aggravio. Come è possibile tutto ciò? È possibile nel momento in cui invece di adottare le migliori strategie nel campo della raccolta differenziata siamo rimasti legati ad un metodo obsoleto che vede andare in discarica il 50% dei rifiuti prodotti contravvenendo a tutte le direttive nazionali ed europee in materia (stendiamo un velo pietoso per le deroghe regionali)”.

 

Abbiamo denunciato in Consiglio Comunale l’aumento della tariffa sui rifiuti urbani – prosegue Miceli – abbiamo fatto notare come chi fa la raccolta differenziata si trova a pagare la stessa cifra di chi non la vuol fare e dunque non la fa. Di come, se non si premia e si incentiva il cittadino virtuoso, a Rende non raggiungeremo mai una buona percentuale di differenziata. Se a questo aggiungiamo un servizio scadente di raccolta (l’aumento del tributo non deriva infatti dal miglioramento del servizio), e la puzza che ormai sembra ammorbare perennemente la nostra città, appare inspiegabile il perché i cittadini debbano sborsare così tanti soldi”.

 

“Noi continuiamo a chiedere una tariffa puntuale – afferma – una diversa e più organica organizzazione dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti, l’avvio del porta a porta spinto su tutto il territorio comunale, ma l’unica soluzione messa in campo dall’amministrazione Manna è quella di instaurare una guerra civile tra la città e gli imprenditori. Un atteggiamento che non soddisfa nessuno e che non risolverà il problema alla base. Intanto sul nuovo Piano rifiuti deliberato dalla Giunta vige il silenzio più assoluto e non c’è stato alcun confronto con la città e con i suoi amministratori, nella migliore tradizione instaurata da Manna”.

 

Dopotutto la città è governata da un sindaco assenteista – conclude Miceli – che non decide niente, in balia dei potentati politici che l’hanno fatto eleggere. In questo contesto sarà difficile modificare anche una sola virgola dell’impianto privatistico che gestisce tutti i servizi essenziali del Comune. A pagarne le spese saranno sempre e solo i cittadini”.

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