COSENZA – Una richiesta di squalifica esemplare, per punire gli imbecilli. E’ questo il senso della campagna di sensibilizzazione, intrapresa
dal comico napoletano Simone Schettino, sulla “stupidità” di alcuni tifosi o pseudo tali che, purtroppo, domenicalmente, tra gli striscione e i canti del loro repertorio, inseriscono la solita invocazione al Vesuvio”, affinchè “cancelli” alcune realtà, non solo dalla carta geografica ma anche dal mondo pallonaro. Il popolare cabarettista napoletano, tifosissimo del club di De Laurentis, ha scelto il più popolare social network al mondo, per inoltrare un messaggio a Gianpaolo Tosel, giudice sportivo della Lega Calcio. Ora il fatto che a scrivere questo appello è un comico, assume un valore ancora più straordinariamente efficace. Sì, perchè, lo sappiamo bene tutti, quando i comici devono far ridere, nessuno li prende sul serio, ma quando un comico, parla seriamente, quel suo messaggio diventa più forte, più convincente, più dirompente. Speriamo che sia così. “Esimio dottor Tosel – si legge nella missiva (postata anche su Fb e che ha racconto, com’era prevedibile un’infinità di “mi piace” di innumerevoli condivisioni, ndr) – le scrivo questa lettera, perchè lei è uno di quelli che potrebbe aiutarmi, anche se il mio problema non si limita al mondo del calcio. Innanzitutto mi presento, il mio nome è Vesuvio, sono un vulcano che vive in Campania, ho 25000 anni, e come tutti ben sanno riposo da oltre mezzo secolo. Da diversi decenni, non sempre ma molto spesso, durante una partita di calcio sento invocare il mio nome ad alta voce. Urla che mi implorano di risvegliarmi, di compiere stragi, frasi del tipo ” Vesuvio pensaci tu ” o peggio ancora ” Vesuvio lavali col fuoco!!! “. Io ogni volta sono costretto a svegliarmi, col terrore che sia Madre Natura che in quel momento mi ordina di compiere una catastrofe, ed invece puntualmente cosa scopro?? Che sono gli ennesimi imbecilli che da anni invocano il mio nome. Ma chi dovrei uccidere secondo questi deficienti? Chi dovrei massacrare?? La mia terra, il mio popolo, la mia gente ed i miei figli?? Premesso che essendo un vulcano mi interesso poco del mondo del calcio, non c’è bisogno di essere un esperto per sapere ciò che ora sto per dirle. Nessuno, e sottolineo nessuno del mio popolo, in uno stadio o altrove, si è mai permesso di invocare una nuova frana in Valtellina, nessuno ha mai esposto uno striscione con su scritto ” Forza Tanaro “, il fiume che anni fa straripando uccise numerose persone in Piemonte, ne tantomeno ha invocato con dei cori un nuovo terremoto in Friuli,terra a lei molto cara anche perchè è nato ad Udine, o un’ altra alluvione a Firenze o in Liguria. Mi risulta al contrario – continua Schettino-Vesuvio – che ogniqualvolta sia avvenuta una catastrofe del genere, il mio popolo è stato sempre pronto ad aiutare, sia fisicamente che moralmente, le persone colpite da queste tragedie. Quindi, dando a Cesare quel che è di Cesare, almeno venga riconosciuto che questo pessimo gusto, questa crudeltà d’animo, questo gravissimo squallore che si manifesta puntualmente in numerosi stadi, seppur attribuito ad alcuni e non a tutti, non è mai stato tipico della mia gente. Si tratta di sensibilità d’animo, e quella non la si può acquistare al mercato, o ce l’hai o non ce l’hai, e la puoi avere solo se hai provato realmente cos’è la sofferenza. Tra l’altro, se come sostengono in molti, questo razzismo becero e questa crudeltà d’animo riguarda solo alcuni imbecilli, a maggior ragione ci vorrebbe poco a non dargli più fiato. Basta semplicemente applicare il regolamento previsto!! Molto probabilmente – conclude il cabarettista napoletano, con un pizzico di amarezza, – queste mie parole non le arriveranno mai, dottor Tosel, ma nutro ancora una flebile speranza che tutto ciò non accadrà più, altrimenti devo dedurre che lei non è idoneo a ricoprire il suo ruolo in merito alla giustizia sportiva. Distinti saluti. Firmato: il vulcano Vesuvio, che da anni riposa in pace sognando che al popolo Napoletano venga riconosciuta la propria dignità”. Le missiva è partita, il social sta rispondendo, la condivisione prosegue a gonfie vele, ora non resta che aspettare Tosel. Ma più che altro aspettiamo che gli “imbecilli” la smettano di sbandierare le loro idiozie.
