Non esiste alcuna prova degli abusi, il professore della scuola media Zumbini avrebbe solo ‘sfiorato’ il ragazzino.
COSENZA – Nessun indizio per processare Don R. R., cinquantenne cosentino docente di religione nella scuola media Zumbini di via Roma. L’uomo accusato di aver abusato di un suo studente nella sala insegnanti, durante una pausa dalle lezioni, è innocente per il gip Giusy Ferrucci. L’aver sfiorato le parti intime del ragazzino solo con il dorso della mano non basta ad avviare un procedimento penale a suo carico per molestie sessuali su minore. Il giudice ha quindi accolto la richiesta della Procura archiviando il caso. A denunciare il prete/insegnante erano state alcune persone vicine allo studente il quale aveva loro raccontato l’episodio. Dopo lo scandalo, diversi genitori avevano minacciato di ritirare i figli dalla scuola costringendo il parroco ad astenersi dalle lezioni. Nel corso delle indagini le perquisizioni eseguite nell’abitazione del docente di religione e le ispezioni condotte sui propri personal computer non hanno portato ad alcun riscontro su presunte tendenze pedofile dell’uomo. Grande la soddisfazione della curia che potrà ora procedere nell’iter per la promozione a presbitero di Don R. R. che permetterebbe al parroco, accusato di molestie dal ragazzino, di essere nominato vescovo. Il prete negli anni scorsi secondo dicerie poco riscontrabili, semplici ‘voci di paese’ cui attendibilità non è stata mai verificata, pare fosse stato allontanato dalla parrocchia di Carolei in quanto si sarebbe mostrato troppo ‘affettuoso’ nei confronti dei bambini che frequentavano la parrocchia. Il vescovo dell’arcidiocesi Cosenza – Bisignano, monsignor Francesco Nolè sin dal primo momento in cui si è appresa la notizia ha invitato la stampa e la cittadinanza a non esprimere giudizi sulla posizione del suo prelato certo che la vicenda si sarebbe chiarita nelle aule giudiziarie. E così è stato.
