Nel corso dell’incontro è stata preannunciata la visita a Cosenza ad aprile del vicesegretario del Pd, Debora Serracchiani.
COSENZA – È stato presentato a Cosenza, nel corso di una conferenza stampa, il Comitato, composto da 11 persone, per il Sì al referendum costituzionale che si svolgerà nel prossimo mese di ottobre. Nel corso dell’incontro è stata preannunciata la visita a Cosenza per il prossimo mese di aprile, a sostegno del Sì al referendum, del vicesegretario del Pd, Debora Serracchiani. Promotore del Comitato è il consigliere regionale Mimmo Bevacqua, del Pd, secondo il quale “il referendum di ottobre è importantissimo perché ridisegna uno Stato snello che legifera in tempi rapidi e che ha la possibilità di rispondere alle nuove sfide istituzionali e di governo del Paese. La riforma è un elemento centrale del programma di questo Governo. Un esecutivo che ha avuto il coraggio di fare delle scelte e accelerare il percorso delle riforme”.
Il promotore Mimmo Bevacqua: “Comitato è sintesi di un sentire comune”
Secondo Bevacqua, “l’abolizione del bicameralismo perfetto, la riforma del Senato e la riconduzione di alcune materie nella giurisdizione esclusiva dello Stato sono elementi necessari e indispensabili per proseguire lungo la strada che il contesto europeo e internazionale ci impone se vogliamo essere al passo con le evoluzioni in corso. Il Comitato nato a Cosenza, al quale hanno aderito personalità provenienti dal variegato mondo della società, è la sintesi di un sentire comune e diffuso che vuole uno Stato presente, efficiente e svincolato dalle manovre ostruzionistiche che spesso hanno inficiato iniziative legislative importanti e necessarie. Ma è anche la testimonianza di come sia possibile, su tematiche importanti per il futuro del nostro Paese, un coinvolgimento ampio e una partecipazione critica che non nasconde qualche perplessità su alcuni punti della riforma, ma è pronta a scendere in campo e lavorare per il raggiungimento di un obiettivo più grande e più ampio: la riorganizzazione di funzioni e competenze in ragione di meccanismi di formazione delle legge più snelli in grado di dare maggiori e più repentine risposte alle istanze connesse ad uno Stato che si professa di diritto e democratico”.
