Site icon quicosenza

#iodamorenonmuoio di Arcangelo Badolati: presentazione a Cosenza

Arcangelo Badolati

Un libro da leggere tutto d’un fiato che inaugura ufficialmente una collana al femminile, Ipazia, ideata e diretta proprio da Badolati.

Ipazia: la collana delle donne

COSENZA – La presentazione ufficiale si terrà domani, alle 18,30, a Terrazzo Pellegrini, in via Camposano 41, ex Via De Rada. Al tavolo dei relatori: Cinzia Falcone, presidente Animed, Alberico Guarnieri, critico letterario, Marisa Manzini, Procuratore aggiunto Cosenza, Attilio Sabato, giornalista e direttore di Teleuropa Network e Federica Montanelli, attrice e giornalista. Modererà l’evento, alla presenza dell’autore, Antonietta Cozza. All’interno del volume vi è il contributo artistico di Federica Montanelli. La prefazione è, invece, a cura di Cinzia Falcone, ideatrice del progetto “Il Sangue Rosa. Un’altra vita è possibile”. Ipazia racconta storie di donne da ogni angolazione e da ogni latitudine, da spazi e tempi che s’intersecano tra loro, lasciandosi attraversare dall’immagine vibrante di quell’Ipazia d’Alessandria che fu matematica, filosofa e astronoma e venne trucidata per mano di fanatici religiosi diventando un simbolo della libertà di pensiero e dell’indipendenza della donna.

Cosa racconta #iodamorenonmuoio

Ed è questo il senso alto di una collana al femminile: quello di dar voce a donne, tante donne, affinchè nasca un messaggio positivo, di speranza, amore. Iodamorenonmuoio, che apre appunto la collana, è un saggio composito che attraversa l’universo femminile in maniera originale muovendosi a zig zag tra la letteratura e la cronaca per aiutare a comprendere le devianze criminali e sub-culturali che hanno determinato i femminicidi nel corso dei secoli. In questo viaggio ci sono le donne nella storia, quelle che hanno cambiato il volto del mondo con la loro genialità eppure vittime della loro stessa grandezza: Ipazia d’Alessandria, Olympe de Gouges, Giovanna d’Arco, Beatrice Cenci, Isabella Morra, Artemisia Gentileschi, Francesca La Gamba, Oriana Fallaci, Angelica Balabanoff, Margherita Sarfatti, Anna Kuliscioff, Ada Negri, Franca Rame, Isabella Aleramo.

Grandi donne da prendere come esempio

E ancora le donne assassinate brutalmente da uomini mostruosi in una Calabria che diventa speculare al mondo: Roberta Lanzino, Maria Rosaria Sessa, Fabiana Luzzi. Le madri massacrate dai figli: Patrizia Schettini e Patrizia Crivellaro. Anche loro calabresi ma emblematiche di una violenza indicibilmente mostruosa. E poi le donne che si sono ribellate alla ‘ndrangheta: Giuseppa Mercuri e Maria Concetta Cacciola. Un viaggio negli abissi delle anime femminili accompagnato, quasi come uno spartito musicale, da testi teatrali e letterari curati dalla giornalista Federica Montanelli che raccontano ancora il dolore e la mostruosità umana.

L’autore

Arcangelo Badolati nasce a Palmi nel 1966. Giornalista professionista, laureato in Giurisprudenza, è caposervizio del quotidiano “Gazzetta del Sud”. È autore di numerose pubblicazioni sulle devianze criminali e i misteri calabresi ed ha seguito, negli ultimi venti anni, i più importanti processi celebrati in Calabria. È componente del Centro di documentazione e ricerca sul fenomeno mafioso dell’Università della Calabria, docente presso l’ateneo al Master sull’Intelligence e direttore scientifico del Seminario di “Pedagogia della R-esistenza”. È autore con Marisa Fallico, di “Nera di Calabria” e con Attilio Sabato di “’Ndrine”, due delle trasmissioni televisive più seguite nella regione.

 

Ha vinto numerosissimi premi tra cui: “Alarico” (2003), “Pasquale Rossi” (2006), “Giannino Losardo” (2008), “Unesco per il giornalismo” (2009), “Giuseppe Calogero” (2009), “Bernardino Telesio” (2010), “Gerbera Gialla” (2011), “Strill&Rischia-Tabula rasa” (2011), “Luigi Malafarina” (2012), “Karl Otto Apel” (2013), “Iustitia – Rosario Livatino” (2014), “Corrado Alvaro” (2015), “Roberta Lanzino” (2015), “Stefano Chiarini” (2016). Ha ricevuto riconoscimenti speciali (2010, 2011 e 2014) dall’Associazione Nazionale Polizia di Stato e dall’Associazione Nazionale Carabinieri per le inchieste giornalistiche condotte. Riconoscimenti particolari per le pubblicazioni prodotte in Italia gli sono stati inoltre assegnati dalla prestigiosa “Accademia di Calabria” di Toronto (Canada) nel 2010 e dall’Osservatorio “Falcone – Borsellino – Scopelliti” nel 2011.

 

Exit mobile version