L’uomo si sarebbe così sottratto, a suo dire, da ripetute e minacciose richieste di denaro.
REGGIO CALABRIA – Meglio il carcere che trattare con il proprio aguzzino. É stato assolto, perchè dichiarato incapace d’intendere e di volere nel momento del fatto il 62enne Fausto Bortolotti. L’uomo che il 28 marzo del 2015 a Reggio Calabria sparò due colpi di pistola in aria davanti al Teatro Cilea dove era in corso il congresso nazionale di Magistratura Democratica al quale stava partecipando il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando. La sentenza é stata emessa dal gup di Reggio Calabria, Antonio Laganà, a conclusione del processo col rito abbreviato. Il giudice, dichiarando la non imputabilità di Bortolotti ed assolvendolo, ha accolto l’istanza che era stata presentata dal difensore dell’uomo, l’avvocato Giovanni De Stefano. Il gup ha comunque disposto per Bortolotti un periodo di ricovero di sei mesi in una casa di cura per patologie mentali. Bortolotti, che risiedeva a Ventimiglia, sostenne di avere sparato i colpi di pistola davanti al teatro in cui era presente il ministro Orlando con lo scopo di farsi arrestare e sottrarsi così alle pressioni ed alle minacce che riceveva da una persona che da tempo gli chiedeva denaro. Oggetto delle indagini sarebbe stata l’esistenza di tale soggetto.
