Ancora degrado all’Unical tra preservativi, urina, cavi scoperti e ragnatele.
RENDE – Un odore fetido inonda l’ultimo piano del cubo di Filosofia dell’Università della Calabria. Una distesa di preservativi usati e fazzoletti nel sottoscala usato da alcova tra cavi scoperti e ragnatele pluriennali. In marzo un gruppo di studenti denunciava l’insufficienza dei servizi previsti nel capitolato speciale d’appalto delle pulizie considerate le dimensioni del nostro Campus e chiedeva a chi di dovere di prendere i provvedimenti adeguati per ovviare a questa situazione intollerabile. Oggi, 21 aprile, a distanza di un mese, nuovamente il collettivo Unical in Movimento intende esprimere, ancora una volta e con più forza, la propria indignazione per la pessima condizione igienico-sanitaria in cui versa l’Università della Calabria. “Su segnalazione di alcuni studenti – scrive il gruppo in una nota – compiuto l’ennesimo sopralluogo si è potuto constatare che in alcuni cubi le condizioni sono al limite dell’indecenza. In particolare al cubo 17b piano terra, dipartimento di Lettere e Filosofia, è stata scoperta una vera e propria discarica: in un sottoscala buio e accessibile a tutti sono stati ritrovati vecchi macchinari ormai in disuso e rifiuti di ogni genere. Gli studenti hanno il diritto di vivere in un ambiente salubre e l’Università deve inderogabilmente esercitare tutte le azioni idonee a garantire l’igiene degli ambienti di studio, di ricerca e di lavoro come previsto dall’articolo 1.2 paragrafo 2 dello Statuto Autonomia dell’Università della Calabria. Unical in Movimento esige una risposta concreta e non chiede altro che il rispetto dello Statuto vigente”.
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