La polizia ha sequestrato beni per un valore complessivo di dieci milioni di euro, in esecuzione di un provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria nei confronti di due presunti appartenenti alle cosche di ‘ndrangheta Gallico e Bruzzise, operanti nei territori di Palmi e Seminara.
L’operazione denominata “Cosa Mia” ha visto come destinatari del provvedimento di sequestro Antonino Ciappina, 37 anni, di Vibo Valentia e Matteo Gramuglia, 60 anni, di Palmi (RC).
Molteplici le accuse mosse agli arrestati: associazione mafiosa, estorsione aggravata e altri delitti contro il patrimonio, con particolare riferimento agli appalti legati all’ammodernamento del V macrolotto dell’autostrada A3 (tra gli svincoli di Gioia Tauro e Scilla), in relazione ai quali estorcevano alle ditte appaltatrici il pagamento di una tangente del 3% sull’importo fissato nel capitolato d’appalto nonche’ il rifornimento di calcestruzzo da aziende vicine agli ambienti mafiosi.
Il valore dei beni per dieci milioni di euro, è così ripartito: ad Antonio Ciappina sono stati sequestrati un immobile sito nel Comune di Palmi (RC); quote sociali ed il patrimonio aziendale (comprensivo di conti correnti) della societa’ “Lovena srl”; quote sociali e patrimonio aziendale, comprensivo di conti correnti, della societa’ “Varedil costruzioni srl”; quote sociali e patrimonio aziendale (comprensivo di conti correnti) della societa’ “Diana pallet srl”; il patrimonio aziendale (comprensivo di conti correnti) dell’impresa individuale “outlet della frutta di Cotugno stefania”; polizze assicurative ed altri conti correnti, libretti di deposito al portatore o nominativi.
Per quanto riguarda Matteo Gramuglia, i beni raggiunti dal provvedimento consistono in 9 polizze assicurative ed altri conti correnti, libretti di deposito al portatore o nominativi.
