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In ricordo di un uomo speciale, Giovanni Falcone

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In un mondo dominato dalle dinamiche dell’egoismo, dei soldi, del potere, del fregarsene degli altri, un uomo come lui oggi sarebbe ancora più grande…

È per questo che il nome di Giovanni Falcone risuona ogni anno sempre di più, sempre più forte.

Perché rappresenta il simbolo dell’onestà, dell’integrità, del senso di responsabilità, del senso dello Stato.

Espressione, quest’ultima, così lontana dal nostro modo di vivere la vita, oggi.

Eppure, pregna di significato. Il bene degli altri, il bene di tutti.

La mia professoressa di italiano delle medie, non lo dimenticherò mai, nei primi insegnamenti di educazione civica che provava a trasmetterci, diceva sempre: “lo Stato siamo noi”. E questo ci ha insegnato anche il giudice Falcone.

La giustizia è uguale per tutti. “Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana”.

Parole di un giudice esemplare, ma di un giudice lasciato solo, quando era in vita. Di un giudice ammazzato dalla mafia. Perché “la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere”.

E così, oggi ricorre l’anniversario della morte di un uomo la cui vita e’ stata spezzata da una bomba detonata nei pressi dello svincolo di Capaci: e’ il 23 maggio del 1992 quando il giudice Falcone, con la moglie e la scorta, sta tornando a casa dall’aeroporto di Punta Raisi quando un’enorme esplosione li investe. E’ una strage. Perdono la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Schifani, Montinari e Dicillo.

Furono in tanti a piangere il giudice al suo funerale. Eppure è facile compiangere le persone dopo che sono morte, ma è difficile restare loro accanto mentre sono in vita. Infatti, come griderà il giudice Ilda Boccassini, furono non solo i rappresentanti politici, ma soprattutto gli stessi colleghi magistrati di Giovanni Falcone ad isolarlo, a diffidare di lui, a screditare gli anni di duro lavoro che aveva investito nel pool antimafia per sventare tanti mafiosi e scoprire tante dinamiche di collusione tra poteri.

Sicuramente, Falcone resterà sempre un uomo simbolo della lotta alla mafia e vorrei ricordare a questo proposito le sue parole: “La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni”.

Giovanni Falcone è un esempio per tutti noi. Soprattutto per i giovani, perchè è un uomo che ha lottato per cambiare il mondo ed è un uomo che c’è riuscito.

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