CATANZARO – “Sono circa 1.000 i pazienti che seguiamo ogni anno presso il nostro centro, molti allo stadio piu’ grave. I principali campanelli d’allarme che consentono di individuare precocemente la malattia sono tosse,
espettorazione cronica, dispnea, bronchiti ricorrenti e ridotta tolleranza allo sforzo abituale.” sono le parole del Prof. Rosario Maselli, Direttore della Cattedra di Malattie dell’apparato respiratorio e Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, Universita’ UMG di Catanzaro. Si stima, infatti, che i sintomi (tosse, respiro affannoso, espettorazione) con cui molto spesso un normale fumatore convive possano essere indicativi di un patologia rappresentata dall’acronimo BPCO: Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva. Questi sintomi sono molto spesso ritenuti normali da chi fuma eppure un semplice esame diagnostico non invasivo permette di scoprire eventualmente e valutare la BPCO, senza che arrivi ad uno stadio grave, per curarla gia’ al primo stadio. I principali fattori di rischio legati alla patologia sono di tipo ambientale, come l’inquinamento atmosferico e l’esposizione al fumo passivo, e di tipo individuale come il fumo attivo, che provocano tale patologia delle vie respiratorie. Si prevede addirittura che la BPCO possa diventare la terza causa di morte nel mondo nel 2030. In Italia colpisce il 5-6% della popolazione.