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Si’ alle staminali per i gemellini di Sant’Ippolito

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COSENZA – Un vecchio caso di malasanita’ cosentina.

Si tratta della storia di una madre, di una madre forte che dodici anni fa era incinta di due gemelli e che si era affidata alle cure del nosocomio locale di Cosenza, l’Ospedale dell’Annunziata.

Fino al sesto mese di gravidanza tutto e’ proceduto per il verso giusto. Ma successivamente, ebbe un aumento di liquido amniotico: i medici di Cosenza la rassicurarono. Non c’era motivo di preoccuparsi. Ma l’istinto di una madre e’ piu’ forte di tanti pareri clinici e cosi’ decise di andare a farsi visitare a Firenze.

Nel capoluogo toscano le venne comunicato che la situazione era grave: potevano salvarle la vita, ma i gemellini, per le condizioni nelle quali si trovavano, avrebbero presentato problemi di salute.

E cosi’ fu.

Francesco e Giuseppe, oggi bambini di 12 anni, sono paraplegici dalla nascita. Vivono nella loro casa nel comune di Sant’Ippolito con la mamma che presta loro costante assistenza.

Dopo essere stata avviata una causa legale nei confronti dell’Ospedale cosentino per avere sottovalutato la situazione sanitaria della signora incinta, sei mesi fa il tribunale bruzio condanna l’Ospedale dell’Annunziata ad un risarcimento di un milione di euro, a tutt’oggi ancora non corrisposto.

Chiaramente, questi soldi non possono restituire una vita normale ai due gemellini, ma sicuramente sarebbero un utile contributo per la loro assistenza.

Ma a ridare una speranza a questa famiglia, nella giornata di ieri, e’ stato il giudice del lavoro Silvana Ferrentino che ha ordinato agli ospedali civili di Brescia di procedere urgentemente con la terapia delle cellule staminali nei confronti dei due gemellini. “Vista la gravita’ delle condizioni cliniche dei due bambini”, il provvedimento legale non ha avuto bisogno di attendere il parere della direzione del nosocomio lombardo.

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