COSENZA – Autostazione deserta, Roges bloccata dagli autisti.
La rabbia degli operatori dei trasporti non si placa, nessuno intende demordere. Da luglio la Regione non avrà più soldi per pagare i bus. Mancano 30 milioni euro che per una ‘svista’ pare non siano stati messi a bilancio. Un buco che Scopellitti ha già risolto con un’ordinanza strategica: dimezzamento delle corse, delle tratte e dei posti di lavoro. Una scelta infelice in un territorio già penalizzato da un servizio di trasporto pubblico carente. Ma tanto si sa, Scopelliti non viaggia in autobus, lui usa l’auto blu. La stessa auto che con ansia i duecento autisti cosentini in protesta attendevano ai cancelli dell’Hotel Europa dove il Governatore è presente stamattina per una conferenza sulla metropolitana leggera insieme a Pino Gentile e Giacomo Mancini. Pino Gentile appunto, collega dell’assessore ai trasporti Fedele con il quale dovrà comparire tra qualche giorno di fronte ai magistrati per rispondere di rimborsi spese per spettacoli di lap-dance e gratta e vinci. Lo stesso Fedele avrebbe garantito il pagamento del servizio da parte della Regione solo sino al mese di Luglio. Poi il vuoto. L’emergenza bus, che penalizzerà pendolari, studenti e lavoratori, scatterà a partire dal mese di agosto sino alla fine di dicembre. “Fedele ha dato i nostri soldi ai forestali” contestano dalle pensiline dell’autostazione i tranvieri in sciopero “sono quattro giorni che non ci muoviamo, – affermano gli autisti della Ias Scura – lo facciamo per tutelare i nostri posti di lavoro e il trasporto pubblico per i calabresi. Si sta consumando una tragedia sociale sotto gli occhi di tutti hanno tagliato completamente le linee che collegano lo Ionio al Tirreno, da Cariati a Paola non ci sono treni e per sopperire a questa mancanza invece di potenziare il servizio su gomma hanno cancellato le linee di bus che collegavano i due centri. Intanto per noi si parla di cassa integrazione, contratti di solidarietà, ed esuberi. I sindacati, nello specifico, CGIL, CISL e UIL prima ci vendono e poi ci vogliono comprare. La CGIL di Cosenza ha una posizione, la CGIL del Pollino un’altra e non ci sono accordi comuni. A pagare siamo noi lavoratori e i pendolari. Perché?”.
La motivazione è presto detta. La spesa della Regione Calabria per il trasporto pubblico locale ammonta a circa 265 milioni di euro, 212 finanziati dallo Stato, il resto, 53 milioni dalla Regione. Ma quest’anno qualcuno ha sbagliato i conteggi, ed in bilancio sono stati inseriti solo 15 milioni. Che strano, eppure quando si tratta di rimborsi elettorali le spese venivano calcolate al centesimo ed anche un singolo caffè era messo a bilancio. Dall’assessore Fedele nessuno si sarebbe mai aspettato una defiance così grossolana. “Ci stiamo confrontando con uno che deve essere arrestato – affermano i lavoratori di Preite e del Consorzio parlando dell’assessore ai Trasporti della Regione Fedele – uno che con i soldi nostri si pagava i gratta e vinci e adesso ci viene a dire che non se la sente di far annullare la delibera che dimezza corse e lavoratori. Però quando ha girato i nostri soldi ai forestali dell’Afor il coraggio lo ha avuto. In tutta la Regione sta bene solo Federico, ma perché è il ‘compare’ di Scopelliti e a lui i soldi è certo che arriveranno”. Intanto Scopelliti intima agli operatori di rientrare al lavoro: “Ho offerto la mia disponibilità – ha dichiarato il presidente Scopelliti – ad incontrare la prossima settimana le rappresentanze sindacali per consolidare quel rapporto di dialogo e reciproca collaborazione che ha sempre contraddistinto l’amministrazione regionale da me guidata e l’azione dell’assessore Fedele. Ma mentre si sta lavorando per individuare soluzioni rapide ed efficaci, avendo peraltro gia’ messo in campo le azioni che consentiranno entro pochissimi giorni la corresponsione delle due mensilita’ arretrate, non intendiamo accettare che vengano effettuati in maniera del tutto arbitraria blocchi dei servizi di trasporto pubblico causando un gravissimo danno alla cittadinanza calabrese. A fronte degli impegni assunti e delle reciproche responsabilita’ – conclude Scopelliti – invitiamo dunque ad abbandonare propositi di agitazioni selvagge e dare continuita’ al proprio lavoro”. Lo sciopero al quale non ha aderito l’AMACO (di proprietà del Comune di Cosenza) invece come annunciato dai tranvieri andrà avanti sino al 31 maggio. Gli utenti per ora pazientano senza infierire contro gli autisti, ma mostrando solidarietà per una lotta che riguarda tutti.
