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Cosca Lanzino, estorsione: notificati gli arresti a Patitucci e Gatto

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COSENZA – Trentacinquemila euro e un anno di minacce.

Due elementi sui quali poggia l’impianto accusatorio di un imprenditore nei confronti dei vertici della cosca egemone nella città bruzia. Francesco Patitucci il 52enne che sottoscrisse la pax mafiosa tra clan nel cosentino e considerato dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro il reggente della ‘ndrina dei Lanzino è stato oggi raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare per il reato di estorsione aggravata dalle modalità mafiose. Secondo gli inquirenti, Patitucci insieme al 44enne Mario Gatto, noto alle cronache per le accuse rivoltegli in merito all’omicidio di Sena, avrebbero vessato per mesi con continue richieste di denaro un imprenditore cosentino che ha così sporto denuncia. I fatti risalirebbero a circa due anni fa quando l’uomo, un vecchio amico di Mario Gatto operante nel settore edile, avrebbe ricevuto in prestito il denaro entrando nella spirale di minacce legate alla ritardata restituzione della cifra. Secondo i carabinieri del comando provinciale di Cosenza il denaro ricevuto dall’imprenditore sarebbe servito allo stesso per essere reinvestito nel ciclo dell’usura. Le autorità infatti pare avessero inizialmente richiesto gli arresti anche del denunciante e di un suo collega definiti dai militari “vittime e carnefici allo stesso tempo”. Gli arresti però sono stati notificati esclusivamente a Gatto e Patitucci considerati elementi di spicco della criminalità organizzata cosentina.  Entrambi sono attualmente già detenuti rispettivamente nei carceri di via Popilia e Caltanissetta.

 

 

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