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Si lancia da un viadotto esponente della ‘ndrangheta in Piemonte

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PINEROLO (TO) – Cosimo Catalano, 40 anni, ritenuto esponente della criminalita’ di Siderno nel capoluogo sabaudo e imputato al processo “Minotauro”

sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte, si e’ ucciso lanciandosi da un viadotto sulla Torino-Pinerolo. La sera precedente il suicidio si era recato in ospedale dove era stato in preda ad un forte stato di agitazione e pertanto ricoverato. Una vita segnata dalle disavventure giudiziarie, determinando anche lo stato di depressione di Catalano.
Il triste epilogo della vicenda di Cosimo Catalano lo accomuna al padre Giuseppe, ritenuto uno dei boss della ‘ndrangheta in Piemonte: solo un anno fa si suicido’ anch’egli lanciandosi dal balcone di casa mentre era agli arresti domiciliari. Verita’ scomode da portare nell’oltretomba o notizie insostenibili per il sistema? Si attendono le indagini degli agenti della polizia stradale e della squadra mobile. Il legale che difendeva Cosimo Catalano nel processo “Minotauro” sostiene che il suicidio del suo assistito possa essere imputabile all’aggressione al patrimonio di famiglia.

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