CATANZARO – Tutti assolti i nove medici processati con l’accusa di truffa per aver, secondo la Procura, percepito borse di studio pur continuando a lavorare da privati.
E’ la decisione del tribunale di Catanzaro che ha accolto le richieste dei difensori e fatto cadere le accuse nei confronti di Ermenegilda Cristiano, Lucia Antonia Lucano, Raffaele Mauro, Roberto Nola, Teresa Grillo, Antonio Maiuolo, Claudio Callipo, Costantina Soluri, Giovanni Mazzitello. Prima di loro nel corso del processo altri cinque indagati erano stati prosciolti per mancanza di dolo, mentre i nove medici erano stati rinviati a giudizio il 13 novembre del 2009. Si arriva alla sentenza di proscioglimento in quanto i nove professionisti nel periodo incriminato hanno solo prestato lavoro volontario presso l’Avis, per il quale hanno ricevuto meri rimborsi spese e non retribuzioni. In tutto, sono stati ventuno i medici catanzaresi coinvolti nell’inchiesta su 77 che denunciati dalla Guardia di finanza in tutta la regione. I ventuno indagati nel capoluogo calabrese, secondo le accuse, fra il 2002 e il 2006 avrebbero continuato a svolgere attivita’ libero-professionale presso laboratori e cliniche private, percependo anche i relativi compensi, nonostante la cosa fosse vietata in caso di frequenza ai corsi di formazione e specializzazione in Medicina generale, retribuiti con apposite borse di studio, cui avrebbero avuto accesso. Nel corso dell’inchiesta, su disposizione del pm, Alessia Miele, fu eseguito il sequestro preventivo di decine di conti correnti per un valore di 470 mila euro. Oggi l’epilogo della vicenda con l’assoluzione per gli ultimi nove medici a giudizio.
