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Salerno-Reggio Calabria mezzo secolo di deviazioni e lavori in corso

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COSENZA – L’autostrada incompiuta. L’A3 tra i ricordi di un ultracinquantenne cosentino.

“Ricordo, quando mio padre comprò la sua prima automobile – racconta Sandro De Rose, fedele lettore di QuiCosenza – ero poco più che un ragazzino ed insieme a mia madre ed ai miei fratelli, in tutto eravamo in cinque, entrammo nella seicento. Penso fosse il 1965- 1966, non ricordo bene, comunque salimmo in auto e ricordo che l’imbocco dell’autostrada allora, era in via degli Stadi, vicino alla fontanella, in prossimità dell’area dove più tardi fù realizzata “La Centrale del Latte”. Mia madre, rivolgendosi a mio padre disse: ” andiamo sull’autostrada, voglio vedere com’è questa strada grande, bella, speciale”, mio padre un pò contrariato rispose:” per carità,  ancora non è stata ultimata, ci sono rallentamenti, poi è piena di deviazioni, non vorrei fare qualche incidente con la macchina nuova”. Bene, sono passati quasi cinquant’anni ed ancora la situazione è invariata. Ancora la SA-RC non è stata ultimata, ancora ci sono le deviazioni, ancora i rallentamenti. Incredibile, cinquant’anni… non riesco a crederci. Ieri percorrendola (sono andato a Napoli) ho capito che veramente è sconsigliabile utilizzare l’auto per i viaggi. Da Spezzano fino a Lagonegro si transita ad una sola corsia di marcia, impiegando chiaramente quasi il doppio del tempo e rischiando di bruciare la frizione, i freni o di rompere il parabrezza dell’auto perchè ci sono i mezzi pesanti che lanciano sassolini come se fossero proiettili. Ma la cosa più bella è che, laddove si potrebbe viaggiare a 130 Km/h così come previsto dal Codice della strada, ci sono i limiti più disparati, incredibili. Alcuni ad 80 altri 100 altri ancora 90, ma non si capisce assolutamente il motivo. Come fà il povero automobilista a rallentare continuamente senza rischiare di farsi tamponare?? come si pretende che ad ogni Km possa variare il limite di velocità, soprattutto senza un motivo logico. Forse, però, una spiegazione l’ho trovata: ci sono gli autovelox,  certo i velox che servono a far cassa. Non basta il costo esorbitante del carburante, non basta il costo di assicurazione e di manutenzione di un veicolo, no non bastano, perchè va incluso nel viaggio il costo dei verbali che questo Stato ci vuole appioppare. E già, per fare un esempio sotto gli occhi di tutti i miei concittadini: il tratto che va da Cosenza Nord a Tarsia, è percorribile, pur essendo libero da lavori, al massimo a 90 Km/h e infatti, nell’area di emergenza subito dopo lo svincolo di Cosenza Nord si apposta la stradale con il velox, ma perchè, perchè torturare i cittadini, vessarli in questo modo? L’autostrada ci è costata e ci costerà ancora tanto, tantissimo, perchè serve, senza voler dire altro, a dare lavoro ad una miriade di imprese che a loro volta danno lavoro a migliaia di famiglie, ma almeno, visto che i costi vanno a gravare sempre sul groppone dei cittadini onesti che lavorano e nonostante questo sono quasi alla fame, non si vada ad esasperare una situazione già difficilissima ed allarmante. Chi è preposto alla distribuzione della segnaletica ed anche chi è preposto al controllo, dovrebbe passarsi una mano sulla coscienza ed operare secondo l’interesse della collettività”.

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