ROSSANO – Sfilata di ‘irreperibili’ nella stazione dei carabinieri di Rossano.
Nella giornata di ieri cinque persone ricercate dalle forze dell’ordine nell’ambito dell’operazione, condotta ai danni della cosca Acri-Morfò, scattata mercoledì scorso si sono costituite consegnandosi ai militari. Accompagnati dai rispettivi difensori, i ‘latitanti’ si sono presentati ai carabinieri facendosi ammanettare. Augusto De Simone, di 32 anni; il 29enne Umberto Graziano e Francesco Sommario, 38 anni avrebbero bussato alle porte della caserma al mattino, mentre nel pomeriggio a raggiungerli sono stati il 39enne Carmine Morello e Gennaro Scura di 28 anni. Sfuggiti all’arresto della scorsa settimana i cinque sarebbero stati coinvolti negli affari del sodalizio Acri-Morfò, gruppo egemone nel rossanese. Un business che avrebbe portato l’economia della zona ad essere controllata e sfruttata per gli interessi criminali della cosca attraverso la corruzione della Giunta comunale, cui elezione pare sia stata sostenuta dal clan, le estorsioni ahli imprenditori locali, l’intestazione fittizia di società, l’imposizione sul mercato dell’approvviggionamento soprattutto di pane e caffè solo dai fornitori graditi agli Acri-Morfò, il riciclaggio del denaro attraveso la squadra di calcio S.S.C. Rossanese e i fatti di sangue consumatisi nel corso della guerra di mafia che ha terrorizzato la sibaritide tra il ’98 e il 2001. I cinque sono accusati, a vario titolo, insieme agli altri 23 arrestati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, rapina, traffico di droga, trasferimento fraudolento di valori e violenza e minacce per costringere gli elettori ad esprimere il voto per il candidato sindaco del Pdl appoggiando il consigliere Ivan Nicoletti anch’egli finito in manette la scorsa settimana.
