RENDE – Torna all’ovile il primo cittadino d’Oltrecampagnano.
Il sindaco di Rende Vittorio Cavalcanti pare abbia ritirato le dimissioni rassegnate qualche settimana fa esattamente il 10 di giugno. All’origine della lettera d’addio inizialmente sottoscritta da Cavalcanti il fatto che il sindaco si sia sentito ‘abbandonato’ dai colleghi nel momento in cui lo scandalo ‘ndrangheta ha coinvolto il Comune rendese. Oggi, ultimo giorno utile a ritirare le dimissioni, Cavalcanti ha reputato che forse non si è poi così soli tra le stanze dei bottoni del municipio e ha deciso di ritornare al lavoro. Una decisione trapelata da indiscrezioni, non ancora formalizzata. Non risulta infatti ancora protocollata, presso il Comune di Rende, la rinuncia alle dimissioni di Cavalcanti. Caos e confusione regnano attualmente nel municipio rendese in attesa che il dietro-front dell’avvocato Cavalcanti venga ufficializzato. Intanto sulla relazione della commissione antimafia è ancora silenzio. Bocche cucite in attesa del verdetto del ministro degli Interni Alfano che dovrà decidere entro la fine dell’autunno se sciogliere il Comune di Rende per contiguità con gli ambienti della criminalità organizzata o mantenere in vita la Giunta Cavalcanti. I documenti sono attualmente al vaglio del Prefetto Cannizzaro.
