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“Compriamo novanta F-35 ma non abbiamo i Canadair per spegnere gli incendi”

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ROMA – Un paragone che fa riflettere. Un raffronto impietoso. Novanta cacciabombardieri Lockheed Martin F-35 Lightning “contro” quindici Canadair. Mentre il Senato approva l’acquisto degli F-35, infatti, l’Usb Vigili del Fuoco denuncia una situazione di tagli e “abbandono” ai limiti del sopportabile.

I caschi rossi, si legge in un comunicato, saranno costretti ad affrontare gli incendi estivi con soli quindici Canadair ed un solo elicottero Ab412 operativi su tutto il territorio nazionale. E con buona pace di Francesco Boccia, deputato Pd convinto che con gli F-35 si “spengano gli incendi”, il confronto fra i tredici miliardi di euro che serviranno per i caccia e i tagli che “investiranno” il corpo dei Vigili del Fuoco è abbastanza impietoso.
Così come impietoso è il raffronto fra la situazione dell’anno scorso, già preoccupante, e quella di quest’anno. “E’ un numero già in contrazione rispetto alla scorso annno, quando la flotta aerea statale era composta da oltre trenta veicoli”. Il tutto, neanche a dirlo, è “causato dalla diminuzione delle risorse statali”.
Risorse che, riflette Antonio Jiritano, responsabile nazionale Usb Vigili del Fuoco, “stranamente ci sono per acquistare gli F-35: una contraddizione assurda”. Jiritano, oltre a contestare i tagli, è abbastanza indignato dai modi usati dal ministero dell’Interno. “Hanno ridotto i mezzi a nostra disposizione senza un decreto, senza niente. Ogni Regione sta razionalizzando e burocratizzando di proprio pugno”. E il risultato è uno: “Lavoriamo ventiquattro ore al giorno – dice amaro – per di più senza essere pagati e fare il nostro dovere è sempre più difficile”.
Già, perchè i tagli non si fermano solo ai mezzi. E’ in atto, infatti, una vera e propria “strage” dei distaccamenti. “Solo a Roma – spiega il sindacalista – su ventinove ne sono stati chiusi quindici. Ma la situazione non riguarda solo il Lazio, è un vero dramma italiano”. La conseguenza è una, tanto drammatica quanto prevedibile: “In caso di incendio in una delle zone interessate dai tagli – riflette Jiritano – i vigili del fuoco saranno costretti a partire da altri posti e naturalmente impiegheranno molto più tempo”.
La legge, però, “prevede che noi dobbiamo essere nei luoghi interessati dai roghi entro otto minuti, in caso di grandi eventi, o in venti minuti, in caso di eventi minori. Se non abbiamo i mezzi – conclude Jiritano – come possiamo essere così rapidi?”. Magari, potrebbero provare con gli F-35. Tanto ce ne saranno in abbondanza.

 

(Fonte today.it)

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