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E!state Liberi: l’iniziativa dei volontari sui beni confiscati alle mafie

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CIRÒ (KR) – E!state Liberi, si rinnova l’appuntamento dei campi di volontariato sui beni confiscati alle mafie.

Protagonisti numerosi giovani da tutta Italia. Trasparenza, legalità e lotta alle organizzazioni criminali, sono e rimangono questi i punti cardini dell’amministrazione Caruso impegnata da sempre nella promozione della cultura come migliore e più efficace antidoto contro il radicarsi della mentalità ‘ndranghetistica. Giovedì 26, mercoledì 31 e domenica 4 agosto, il gruppo farà tappa al Museo di Lilio. Un esempio concreto di come un luogo di malaffare sia stato restituito alla collettività. A darne notizia è il Primo Cittadino: “È una grande esperienza di arricchimento personale per i giovani perché oltre a diffondere il concetto di legalità, abbiamo l’opportunità di dare un segnale tangibile che una Calabria diversa e migliore, c’è, resiste e vincerà. C’è bisogno – continua il Sindaco – di un riscatto radicale e significativo di questa terra che non è solo mafia, ma soprattutto cultura. Cirò, è la dimostrazione lampante che abbiamo lavorato bene. Laddove prima c’erano luoghi del malaffare – precisa – oggi sono nati musei, centri di aggregazione giovanile e un laboratorio scientifico. La comunità di Cirò, tra le altre – conclude – è una delle più eloquenti dimostrazioni che la rotta si può invertire e che non abbiamo sulla nostra testa un destino fatale ed immutabile. Le cose possono cambiare”. L’obiettivo principale dei campi di volontariato sui beni confiscati alle mafie è quello di diffondere la cultura fondata sulla legalità e giustizia sociale che possa contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. La caratteristica fondamentale di E!State Liberi è l’approfondimento e lo studio del fenomeno mafioso tramite il confronto con i familiari delle vittime di mafia, con le istituzioni e con gli operatori delle cooperative sociali. L’esperienza dei campi di lavoro ha tre momenti di attività diversificate: il lavoro agricolo o attività di risistemazione del bene, la formazione e l’incontro con il territorio per uno scambio interculturale.

 

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