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Cosenza, ‘guerra’ per la presidenza dell’Ente Provincia, Di Natale: “Occhiuto, ospite non gradito”

graziano di natale

Toni sempre più alti nella ‘lotta’ al ruolo di Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza.

COSENZA – Ancora una volta Graziano Di Natale, consigliere anziano della Provincia di Cosenza, alza il tiro e intervenendo sulla legittimità del presidente della Provincia Mario Occhiuto, di rimanere alla guida dell’ente, facendo leva sugli articoli 32 e 37 dello Statuto sottolinea: “Occhiuto non è il presidente della Provincia, ma un ospite non gradito“.

“A chiarire che il presidente Occhiuto è decaduto lo stabiliscono le sentenze – prosegue Di Natale – che possono non piacere, ma vanno rispettate”.”Ho presentato esposto in Procura per chiedere se si ravvisano reati in ordine a questa vicenda. All’esposto ho allegato tutta la documentazione relativa, le sentenze del Tar, del Consiglio di Stato e dello stesso tribunale di Cosenza”.

Lista per Cosenza: “Sorge il dubbio che esistano pressioni sul ministro Alfano”

La Lista per Cosenza, ha diramato in queste ore una nota: “Dispiace che si arrivi a portare le questioni politiche nei tribunali ma quello che sta avvenendo a Cosenza deve essere dipanato dal prefetto Tomao. Sorge il dubbio legittimo che esistano pressioni sul ministro Alfano al quale rivolgiamo l’invito esplicito alla terzietà e alla prudenza. L’art 65 della legge 56/2014 afferma che il Presidente della Provincia decade in caso di cessazione del suo mandato. Cosa che è avvenuta con Occhiuto che, nel periodo in cui non è stato Sindaco , ha lasciato le sue funzioni. La stessa legge non prevede in alcun modo che, dopo la decadenza, ci siano elezioni e l’art 66. afferma che le funzioni sono esercitate dal vice Presidente.

E’ un passaggio chiarissimo ma superato dallo Statuto che, non violando in alcun modo la legge 56, si richiama ad essa e disciplina le funzioni in caso di impedimento. Il punto di Di Natale è debole e riguarda il passato e in ogni caso non poteva essere lui il sostituto di Occhiuto giacchè l’art 66 parla del vice Presidente. L’autonomia statutaria è blindata dalle pronunce della Corte Costituzionale e dalle sentenze del Consiglio di Stato relative all’impugnabilità dello Statuto e alla decorrenza dei termini.

Nessun atto amministrativo oggi sarebbe possibile e, in caso estremo, il dott. Di Natale dovrebbe (sulla base di un atto discendente dallo Statuto) chiedere al giudice amministrativo di rinviare alla Consulta lo Statuto medesimo per profili di incostituzionalità che, però, ricordiamolo, non esistono.

Sarebbero esistiti se lo Statuto non avesse previsto la decadenza del Presidente non più Sindaco .
Altro punto qualificante è la violazione sia dell’art. 60 della legge 56/2014 che impone che il Presidente della Provincia sia un Sindaco, sia gli articoli che disciplinano la formazione di una maggioranza. Sarebbe irretroattiva qualsiasi disposizione attuale, essendo Occhiuto stato eletto Sindaco e, in base al medesimo Statuto, ritornato nelle sue funzioni. Uno Statuto votato all’unanimità e quindi anche da Di Natale”.

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