MILANO – A poche settimane dalla morte di Beppe Vessichio muore anche Ornella Vanoni, grande signora della musica italiana, voce tra le più celebri e inconfondibili: la cantante è morta all’età di 91 anni nella sua abitazione di Milano.
Le cause della sua scomparsa
Secondo le prime ricostruzioni dei media, Ornella Vanoni è stata colpita da un arresto cardiocircolatorio poco prima delle 23 nella sua casa milanese. Purtroppo l’intervento dei soccorritori è stato inutile: quando il 118 è arrivato, non c’era più nulla da fare.
Il dolore dell’Italia dello spettacolo
Molti personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo hanno espresso il loro cordoglio per la morte di Vanoni. Il ministro della Cultura ha dichiarato che “l’Italia perde una delle artiste più originali e raffinate”. Fabio Fazio, che l’aveva spesso ospite nei suoi programmi, ha detto di “essere senza parole”. Luciana Littizzetto ha scritto: “Tesora mia adorata”.
Un ritratto artistico e umano
Nata a Milano il 22 settembre 1934, Vanoni ha avuto una carriera lunghissima e poliedrica. Ha iniziato nel teatro, all’Accademia del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler, e poi è diventata una delle grandi interpreti della canzone leggera italiana. Nel corso della sua vita ha collaborato con molti artisti importanti: da Gino Paoli a Fabrizio De André, da Paolo Conte a Lucio Dalla.
La sua discografia è sterminata: oltre cento progetti (tra album, raccolte ed EP). Numerosi suoi brani sono diventati veri classici, come Senza fine, L’appuntamento, Domani è un altro giorno.
Le sue parole sulla morte
Vanoni aveva spesso parlato con ironia e lucidità della morte e dell’invecchiamento. In un’intervista aveva ammesso di non temere il suo tempo che scorreva, dicendo che avrebbe capito quando «la vita sarà inutile a me». Inoltre, aveva espresso il desiderio di un addio semplice: voleva essere cremata e che le sue ceneri fossero sparse in Laguna, a Venezia.
L’eredità che lascia
Con la sua scomparsa, l’Italia perde non solo una grande interprete, ma anche una figura libera, ironica e profondamente genuina. La sua voce ha attraversato generazioni, e il suo modo di cantare — a volte dolce, a volte graffiante — ha saputo parlare d’amore, di dolore, di vita con autenticità. Come ha scritto chi l’ha conosciuta e ammirata: “un mito senza confini”.
Ornella Vanoni rimarrà nella memoria collettiva attraverso le sue canzoni, le sue interpretazioni, e l’eleganza intellettuale che ha sempre portato con sé. Addio, regina della musica italiana.
