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Antonio Fuoco in Formula 1, orgoglio di Calabria con la Ferrari: soddisfazione per il pilota cosentino

Antonio Fuoco F1

COSENZA – Antonio Fuoco è il primo pilota calabrese ad esordire in Ferrari durante un fine settimana ufficiale in F1. Un grande traguardo per il 29enne sceso in pista per la Formula 1 durante le prime Prove Libere (FP1) sul circuito “Hermanos Rodríguez” di Città del Messico.

Il pilota affiliato della Scuderia Rossa ha preso il posto al volante di Lewis Hamilton. Una vera emozione che si evince dai suoi occhi, pur se coperti dal casco fino al termine dei giri effettuati sulla pista messicana. Adrenalina pura e grande soddisfazione per il 29enne calabrese. Un’ora di test utile al Cavallino per affrontare al meglio i prossimi Gp e tentare di arrivare più in alto nella lotta ancora aperta dal secondo al quarto della Classifica Team. Il miglior tempo registrato da Fuoco sulla pista in Messico è 1:20.854 (il ventesimo tempo delle FP1).

Il sogno realizzato da Antonio Fuoco

Antonio Fuoco orgoglio di Calabria e di tutto il popolo che fa il tifo per lui e per chi vuole emergere nel mondo delle corse. Passo dopo passo, senza mai strafare, ma con la consapevolezza di dover cambiare marcia e sorpassare tutti gli ostacoli.

Dalla vita quotidiana alla passione immensa per i motori che l’ha portato a salire un gradino per volta, ora l’esordio con la vettura del Cavallino Rampante. Debutto assoluto per Fuoco durante un weekend ufficiale in Formula 1.

Fuoco è originario di Cariati e proprio lì ha iniziato a coltivare la passione per il mondo dei motori. Iniziata con il kart, poi l’ingresso nella Ferrari Driver Academy con ottimi risultati nella Formula Renault 2.0. A seguire debutto in Formula 3 Europea con tanto di dieci podi raggiunti su 33 gare.

Nel 2015 ha debuttato in GP3 con il team Carlin Motorsport, conquistando due podi che gli sono valsi l’opportunità di provare la Ferrari di Formula 1 nei test successivi al Gran Premio d’Austria.

L’anno seguente è passato al team Trident, sempre in GP3, chiudendo la stagione al terzo posto in classifica generale e ottenendo la sua prima vittoria nella categoria.

Una carriera sempre più in alto

Nel 2017 è salito in Formula 2, tornando nella squadra Prema, dove ha condiviso il box con un giovane Charles Leclerc, destinato a un grande futuro in F1.

A inizio 2019 il momento chiave della sua carriera: l’uscita dalla Ferrari Driver Academy e la promozione a collaudatore ufficiale della Scuderia Ferrari. Parallelamente ha proseguito la carriera nel Gran Turismo, aggiudicandosi il titolo italiano nella classe Pro-Am.

Arrivare invece nel 2023 un’altra occasione ovvero quella di guidare l’auto del Cavallino nella categoria WEC, la Hypercar. Al suo fianco l’amico e collega Leclerc con cui ha condiviso il successo della storica 24 ore di Le Mans, traguardo raggiunto da Fuoco nel 2024.

Perché la Ferrari ha scelto il pilota di Cariati?

Fuoco ha partecipato alle Prove Libere del Gran Premio del Messico. Ma qual è il motivo? Ebbene, il regolamento prevede quattro sessioni stagionali dedicate ai piloti che non hanno all’attivo alcuna stagione nel campionato in corso. In Ferrari era già accaduto durante il GP del Bahrain, così come in quello d’Austria, da qui la scelta di “sostituire” all’epoca dei fatti Charles Leclerc con Dino Beganovic. Ora, invece, Fuoco ha preso il posto di Hamilton e si è messo in mostra in Messico.

Era da tempo che un italiano non stazionava a bordo della Rossa di Maranello. Una grande emozione che risale al 2009 con Luca Badoer e Giancarlo Fisichella che dovettero sostituire Felipe Massa in seguito all’incidente avvenuto presso l’Hungaroging (GP d’Ungheria). In quella circostanza Badoer corse con la Ferrari nel Gp d’Europa e in quello del Belgio. A seguire la sostituzione con Fisichella che prese parte ai Gp di Monza, Singapore, Brasile, Giappone e Abu Dhabi.

Il commento dopo la FP1

Nonostante il ventesimo tempo, però, Fuoco non nasconde l’emozione al termine di un’ora di Prove Libere sicuramente indimenticabili. “In questi giorni ho ricevuto grande affetto da parte dei tifosi pur essendo molto concentrato. Da ora in poi avrò più tempo di realizzare e metabolizzare il traguardo raggiunto. Il programma prevedeva di controllare tante cose, la prima è sicuramente il lavoro con il simulatore e altre cose da provare. Il nostro focus non era la performance, per me era la prima volta su questa pista che non è facile“, ha spiegato il pilota ai microfoni di Sky Sport.

Il punto di partenza è stato già tracciato, ora si guarda già avanti, magari con qualche altro obiettivo da raggiungere. “Sessione sicuramente positiva. Sicuramente l’evoluzione della pista è da tenere in considerazione che nel simulatore analizziamo e anche tanto. Dovevo vedere la correlazione tra il simulatore e la pista e l’abbiamo trovata. Sono contento di aver fatto questa prima FP1 con Charles, spero di poterne fare altre con lui“, ha concluso Fuoco al termine della prima sessione di Prove Libere.

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