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Appalti pilotati in Regione, chiesto il processo per Pallaria, Oliverio, Stillitani e Incarnato. Coinvolte 25 persone

Procura di Catanzaro

CATANZARO – La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, in merito ad un’inchiesta sugli appalti pilotati in Regione che vede coinvolte in tutto 25 persone. Il processo per Oliverio è stato chiesto dai sostituti procuratori Silvia Peru, Irene Crea ed Elio Romano, titolari dell’inchiesta. Oltre che per l’ex governatore della Calabria è stato chiesto il processo anche per altri managar regionali: Domenico Pallaria, dirigente della Regione, Luigi Incarnato, ex commissario della Sorical, la società che gestisce le risorse idriche calabresi, Alfonso Dattolo, ex consigliere regionale. E poi ancora Francescantonio Stillitani, imprenditore ed ex assessore regionale, Ercole D’Alessandro, ex militare della Guardia di finanza e Antonio Nisticò, responsabile amministrativo del settore Protezione civile della Regione.

Rinvio a giudizio anche per Oliverio: le accuse per gli indagati

Le accuse nei confronti degli indagati sono di corruzione, falso, peculato, truffa, concussione e di accesso abusivo a un sistema informatico. A Pallaria e Nisticò viene contestato, inoltre, il reato di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. Secondo l’accusa, infatti, i due istigati da Oliverio, avrebbero prorogato di un anno, illecitamente, il contratto a quattro persone, indagate anche loro. Si tratta di Giovanni Marra, Salvatore Rotundo, Alessandro Rugolo e Luigi Russo, assunte con un contratto co.co.co presso il dipartimento di Protezione civile nel 2017.

Pallaria è anche indagato per corruzione. Insieme a lui anche Luigi Incarnato, in quanto all’epoca era commissario liquidatore della Sorical; l’imprenditore Sergio Vittadello e alla dipendente di quest’ultimo, Giada Fullini. Pallaria, secondo l’accusa, in qualità di dirigente generale reggente del dipartimento Infrastrutture, Lavori pubblici e Mobilità, avrebbe illecitamente agevolato Stillitani nell’ottenimento di un contributo regionale da investire nelle proprie attività turistico-alberghiere. Per questo gli viene anche contestata l’accusa di corruzione in concorso con Francescantonio Stillitani.

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