RENDE – Dopo lo stop imposto dalla pandemia e dopo un complicato trasloco, sarà inaugurata questo pomeriggio la nuova esposizione permanente, fresca di allestimento. Dopo 5 anni di chiusura al pubblico dell’esposizione sono partiti i lavori di adeguamento della nuova sede e di allestimento della nuova esposizione, arricchita con opere di arte visiva ed installazioni multimediali a tema, realizzate appositamente per i nuovi spazi. Oggi il MIAI – Museo Interattivo di Archeologia Informatica – riapre i battenti con centinaia di reperti di informatica storica risalenti fino agli anni ’60, tra mastodontici mainframe, una timeline di personal computer, workstation professionali, arcaiche console giochi, periferiche hardware di ogni genere e una nutrita biblioteca con documentazione tecnica, manuali e letteratura scientifica.
Una parte significativa della collezione museale è stata raccolta sul territorio, dai depositi dei dipartimenti dell’UniCal e dei CNR, dai locali abbandonati degli ex consorzi CRAI e CUD, da vecchi negozi e imprese che hanno attraversato l’evoluzione della tecnologia nella nostra regione. Questo patrimonio è stato raccolto in più di vent’anni, ed è ora nuovamente visitabile in una esposizione notevolmente ampliata rispetto al passato.
Emiliano Russo, dell’Associazione Culturale Verde Binario ETS, ha illustrato ai microfoni di Rlb i dettagli di questi nuovi spazi museali dedicati all’Informatica – ASCOLTA
I visitatori sono incoraggiati ad interagire con tutte le macchine, restaurate con cura e funzionanti, sperimentando con sistemi operativi esotici, antichi software, videogiochi primitivi e interfacce retrò. Tutto questo – spiegano dall’associazione – è stato possibile grazie al coinvolgimento di una comunità più ampia, che oltre all’Associazione Culturale Verde Binario ETS (creatrice del MIAI), comprende la storica collaborazione con il “Museo dell’Informatica Funzionante” (MusIF) di Palazzolo Acreide (SR). Una visione di un museo unico, articolato in due sedi in un percorso espositivo transregionale.
Il “nuovo” MIAI si trova a Rende, all’interno dell’edificio “ex-CUD” (piano seminterrato) in via Cavour n. 4 a Commenda. “Un reperto esso stesso, un esempio di archeologia post-industriale che si presta alla perfezione alla nostra visione di recupero e riuso. La vicenda stessa del “Consorzio per l’Università a Distanza” (CUD) è per noi particolarmente interessante. Il progetto di una università tecnologica nata negli anni ’80, che forniva servizi di educazione innovativi (audiovisivi, software, videotel), la sua ascesa grazie a ingenti fondi pubblici e il suo declino legato a dinamiche politiche contraddittorie, ci riguarda da vicino come studiosi della storia della tecnologia e come cittadini”. “Nel riqualificare gli ambienti che oggi ospitano il museo, abbiamo salvato dal macero buona parte della documentazione storica del CUD, che è possibile consultare oggi nella nostra biblioteca. Anche parte degli arredi originali sono stati recuperati, valorizzati e sono ora parte integrante della nostra nuova sede”.
“I locali, oggi di proprietà dell’Università della Calabria, sono stati concessi in comodato d’uso gratuito all’interno di un percorso che ha visto il MIAI contribuire sin dal principio, come unico museo esterno all’UniCal, alla costruzione del Sistema Museale Universitario (SiMU). Un riconoscimento a una iniziativa culturale nata proprio dall’impegno delle studentesse e degli studenti, e che oggi custodisce nella propria collezione una cronistoria delle macchine per il calcolo automatico in dotazione all’UniCal nel corso della sua esistenza”.
Programma delle giornate di inaugurazione:
Oggi venerdì 21 marzo alle 17:30 si terrà una conferenza stampa (presso la sala seminari del contiguo RiMuseum), con i saluti istituzionali del rettore dell’Unical, Nicola Leone e gli interventi di:
Irene De Franco – Presidente, Associazione Culturale Verde Binario ETS
Fabio Bruno – Presidente, Sistema Museale Universitario (SiMU)
Gabriele Zaverio – Curatore, Museo dell’Informatica Funzionante (MusIF)
Emiliano Russo – Curatore, Museo Interattivo di Archeologia Informatica (MIAI)
Dario Della Rossa – Curatore, Laboratorio Elettroacustico del MIAI (LEM)
Nadia Teresa Gallo – Curatrice, Biblioteca del MIAI (BMIAI)
Francesca Morrone – Volontaria, Servizio Civile Universale
Amaele Serino – Writer, Bro Crew
Alle 18:30 l’naugurazione e taglio del nastro-cavo e alle 19 è previsto un rinfresco a cura della cooperativa “Buonibuoni”.
Sabato 22 marzo invece, spazio alle visite guidate ad ingresso gratuito ma già sold out (alle 10 e alle 17). Alle 19:30 Live & DJ Set con Vagliolise + Park Robinson (Tracey) – Contatto Elettronico – Mek.
