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Autonomia, Cgil Calabria: «esporrebbe il Sud a gravi rischi»

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CATANZARO – Il tema dell’autonomia differenziata è stato esaminato nel corso della riunione dell’esecutivo della Cgil della Calabria, presieduto dal segretario generale, Angelo Sposato. “La Cgil Calabria – é detto in un comunicato – porterà in piazza il 20 maggio a Napoli anche il tema dell’Autonomia differenziata, continuando nel suo percorso di sensibilizzazione ed attenzione verso un disegno di legge che non può passare in sordina ed essere trascurato, visti i gravi rischi ai quali esporrebbe il Sud in particolare, senza risparmiare rovinosi effetti boomerang per regioni del Nord”.

“Il Paese – ha affermato il segretario Sposato – rischia una vera e propria involuzione, con un ceto medio che si avvia a diventare povero ed un Governo che non vuole affrontare in modo serio e strutturato il tema dei salari e delle pensioni, della diminuzione del potere d’acquisto e quello del lavoro povero e precario. Anche il taglio del cuneo fiscale, nonostante i toni roboanti con i quali è stato annunciato, non è che una sorta di bonus di pochi mesi che certamente non può invertire la direzione. Per queste ragioni e non solo, la Cgil Calabria si sta preparando alla manifestazione di Napoli predisponendo quanti più mezzi possibile per rispondere alle richieste di centinaia di lavoratori che il prossimo 20 maggio vogliono chiedere un’inversione di rotta a questo Governo”. 

Nel corso della riunione dell‘Esecutivo della Cgil della Calabria é stato anche deciso di sostenere e partecipare alla manifestazione regionale del comparto forestazione che si svolgerà il 12 maggio. “Si tratta – ha affermato Sposato – di una delle vertenze più importanti che riguardano il lavoro, visto che il numero di lavoratori forestali è di quattromila circa, contro le decine di migliaia di qualche anno fa. E tra le nostre rivendicazioni c’è proprio quella di un piano straordinario per il lavoro per la manutenzione del territorio e la tutela ambientale”. “Porteremo avanti la ‘Vertenza Calabria’ in tutte le sue declinazioni”, ha aggiunto il segretario generale, sottolineando “la totale mancanza di attenzione verso il Mezzogiorno. Il Sud è sparito dall’agenda politica.

Si parla di Ponte sullo Stretto insistentemente senza porre l’attenzione alle strade e alle infrastrutture della Calabria. Soltanto ieri è crollato il viadotto “Ortiano 2”, sulla strada statale 177 Sila-Mare, nel tratto che collega Longobucco alla costa jonica cosentina. Poteva essere una tragedia. Ma il governo non ne parla e anche i tavoli che sono stati convocati non hanno avuto un seguito”.

 

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