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Avvelenato Léon, il randagio del Lungofiume. Dipendenti cooperativa «cerchiamo il responsabile»

Leon

COSENZA – Un post sui social dedicato a Lèon: «qualcuno ha deciso di avvelenarlo, di togliere la vita ad un animale indifeso mancando di sensibilità ma soprattutto di umanità». Lèon per molti operatori della cooperativa Semper Uno che ha denunciato quanto accaduto, è stato «una compagnia immensa nelle notti di lavoro ai Bocs Art e spesso e volentieri durante le mattine di lavoro a Lungo Fiume. Proprio per questo molti di noi hanno imparato a volergli bene».

«Léon era un cane dolce e amorevole – è scritto nel posto – con chi sapeva mostrargli amore, nonostante non avesse una casa non è mai stato lasciato da solo, perché molti hanno avuto la premura di prendersene cura sempre. Lèon nonostante per tutta la sua vita non ha fatto del male a nessuno ed è stato ucciso con un gesto indegno e vergognoso. A chiunque possa avere informazioni a riguardo vi chiediamo di informarci, perché tali azioni non devono rimanere impunite. Un saluto a Léon, che tu possa ora essere in un posto più felice».

 

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