ROMA – Un aumento delle tariffe di luce e gas nei mesi invernali “sarebbe una batosta per i consumatori, e aggraverebbe in modo non indifferente la spesa energetica delle famiglie”. Lo afferma il Codacons, commentando le previsioni di Nomisma energia e chiedendo al Governo “di disporre con urgenza il rinvio della fine del mercato a maggior tutela”.
“Avevamo previsto come, con l’arrivo dell’autunno e in vista dei mesi freddi, le tariffe energetiche avrebbero subito rialzi, anche come conseguenza dell’aumento della domanda – spiega il Codacons – I rincari delle bollette nei mesi invernali incidono in modo rilevante sui bilanci delle famiglie, considerato l’uso quotidiano dei sistemi di riscaldamento a gas ed elettrici. Basti pensare che nei mesi invernali – spiega l’associazione a difesa dei consumatori – si concentra l’80% dei consumi annui di gas di una famiglia tipo. Ma oltre agli imminenti aumenti delle tariffe, sui consumatori pende anche la spada di Damocle della fine del mercato tutelato dell’energia, prevista per gennaio 2024 – ricorda il Codacons – Un cambiamento che potrebbe portare a nuovi sensibili incrementi delle bollette a danno degli utenti”. Da qui, vista la situazione di generale instabilità dei prezzi dell’energia, la richiesta di proroga del mercato tutelato.
Assoutenti: “se confermate stime +191 euro l’anno”
“Se fossero confermate le stime di Nomisma, un rialzo della bolletta della luce del 12% significherebbe far salire la bolletta di una famiglia tipo del mercato tutelato di 77 euro su base annua, portandola a 721 euro, nell’ipotesi ovviamente di prezzi costanti per un anno, mentre un rincaro del gas del 9% farebbe decollare la bolletta di 114 euro, facendola salire a 1.381 euro”. Lo afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Rialzi gravi, ma meno di quelli che si sono finora verificati nel libero, come attestano i dati Istat – prosegue – Ecco perchè urge il rinvio della fine della tutela” conclude Vignola. Secondo lo studio dell’Unione nazionale consumatori, che ha elaborato i dati Istat – spiega l’associazione nella nota – “da dicembre 2021 ad agosto 2023, ultimo dato disponibile, il gas del mercato tutelato è sceso del 15,6%, quello del libero è salito del 48,8%, la luce del tutelato è finora diminuita dell’8,8%, quella del libero è decollata del 74,4%”.
Bollette, Assoutenti: “se confermate stime +191 euro all’anno”
“Se le previsioni di Nomisma sui prossimi aumenti delle tariffe di luce e gas dovessero trovare riscontro, “per le famiglie si tratterebbe di una maggiore spesa complessiva pari a +191 euro annui a nucleo”. Lo afferma Assoutenti in vista dei prossimi aggiornamenti tariffari.
Un incremento del 12% per l’energia elettrica corrisponderebbe a una maggiore spesa su base annua pari a +77 euro a famiglia, che porterebbe la bolletta della luce a quota 721 euro annui – analizza Assoutenti – Per il gas un rincaro del 9% si traduce in un aggravio da +114 euro a nucleo, con la bolletta annua della famiglia tipo che salirebbe a 1.380 euro. Complessivamente quindi – conclude Assoutenti – la maggiore spesa annua sarebbe di +191 euro, con un conto per le forniture di luce e gas che arriverebbe in totale a 2.101 euro annui a famiglia”.
