ROMA – “Forza Rocco, tieni duro“. Così il sindaco di Acri, Pino Capalbo, su Facebook che si dice “profondamente rattristato dalla notizia dell’incidente avuto a Roma da un nostro giovanissimo concittadino”. Il riferimento è alle condizioni di Rocco, un bambino di 11 anni originario di San Giacomo d’Acri (Cs), ricoverato al Bambino Gesù di Roma dopo essere precipitato dal terzo piano di un bed and breakfast in zona Tiburtina. Il drammatico incidente è avvenuto ieri mattina, intorno alle 11:40, in via Beniamino De Ritis. Il piccolo, secondo una prima ricostruzione, si sarebbe sporto dalla finestra per salutare la sorellina che stava uscendo dal portone. In quell’attimo, avrebbe perso l’equilibrio, precipitando per circa 12 metri.
L’impatto sul cofano di un furgone
Una caduta terribile, attutita in parte solo grazie al cofano di un furgone parcheggiato sotto l’edificio, prima dell’impatto sull’asfalto. Le urla strazianti della madre, che si trovava nella stessa stanza, hanno attirato i passanti e i residenti, che hanno allertato subito i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno trasportato il bambino in codice rosso all’ospedale pediatrico Bambino Gesù, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Rocco è ora ricoverato in terapia intensiva, in prognosi riservata, intubato.
Sulla dinamica dell’incidente stanno indagando la Polizia scientifica e la Squadra mobile di Roma, che al momento escludono il coinvolgimento di terzi. Rocco potrebbe essere salito su una sedia o sulla balaustra per vedere meglio la sorella ma le indagini sono in corso anche sulla sicurezza del B&B dove la famiglia alloggiava, arrivata a Roma per partecipare alla festa di laurea di un parente. La comunità di Acri dove il piccolo e la sua famiglia sono molto sconosciuti, è in apprensione per le sue condizioni.
Fabrizio Montanini – Consigliere di Roma Capitale IV Municipio – ha reso noto che il bimbo sarebbe in “condizioni stabili ma i dottori non vogliono pronunciarsi visti i gravi danni che ha riportato agli arti e ai polmoni, per i quali, con varie tecniche di operazione, sono riusciti ad escludere il peggio. Essendo atterrato sulla parte superiore del corpo, i problemi più grandi sono stati riportati alla testa. Gli hanno posizionato una sondina per monitorare la pressione. Se dovesse aumentare apriranno la sua scatola cranica. È stato quindi messo in coma farmacologico per monitorare il tutto. Per questo motivo i dottori non possono esprimersi sullo stato di pericolo di vita”.
Il quartiere e la solidarietà
“La famiglia – scrive ancora Montanini – ha saputo del grande affetto che tutto il quartiere, e non solo, ha nutrito fin dai primi minuti verso il piccolo Rocco. Con un grande spirito di solidarietà ed empatia, sul gruppo Comitato Beltramelli-Meda-Portonaccio (Tiburtina), i residenti e i commercianti si sono resi disponibili per offrire vitto, alloggio e qualsiasi altra cosa disponibile a questa famiglia venuta da San Giacomo d’Acri, in provincia di Cosenza, per festeggiare la laurea dello zio. Ringraziano di cuore tutti per il sostegno ma mi hanno riferito che non occorre nulla. Soltanto una cosa chiedono: che il calore di tutti arrivi fino al letto del piccolo Rocco e che si preghi per lui. Sono ore decisive. Confidiamo tutti nell’esperienza di fama mondiale dei dottori dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù”.