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Capodanno RAI a Catanzaro «Cosenza mortificata. Nessun criterio di scelta, solo strategie politiche»

Capodanno Rai occhiuto

COSENZA –L’annuncio ufficiale è arrivato due giorni fa: anche quest’anno, il grande evento di Capodanno Rai L’anno che Verrà non si terrà a Cosenza. La conferma della scelta di Catanzaro (dopo Crotone e Reggio Calabria) ha scatenato una durissima reazione anche da parte dei consiglieri comunali di Cosenza di “Democrazia e Partecipazione“. Gianfranco Tinto, Francesco Graziadio e Aldo Trecoci, puntano il dito contro il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto che parlano senza mezze misure di scelte politiche.

L’accusa: nessun criterio, solo strategie politiche

Secondo il gruppo che siede nel consiglio comunale di Cosenza, la decisione di escludere nuovamente la provincia più popolosa ed estesa della Calabria non sarebbe basata su alcun criterio logico o programma condiviso. Per l’ennesima volta il Presidente della Regione Calabria, cosentino di nascita, è riuscito nel suo intento di mortificare un’intera provincia. Non c’è alcun nesso logico, nessuna programmazione in merito“.

I tre consiglieri esprimono forte dubbio sulla trasparenza delle decisioni prese in Giunta, suggerendo che le location passate (Crotone e Reggio Calabria) e quella attuale siano state scelte per meri scopi politici o riconoscimenti elettorali. La critica più aspra si rivolge all’atteggiamento del Presidente, paragonato a quello di un antico feudatario: il pallone ce l’ho io e non gioca nessuno.

La notizia non è che Cosenza sia stata esclusa dal novero delle Città aspiranti a poter ospitare questo evento, tanto lo si sapeva già, visti i risultati pessimi ottenuti in Città dal candidato Presidente alle ultime elezioni regionali, piuttosto quel che stride è la motivazione con cui, ancora una volta si è arrivati a questa conclusione. Anche questa volta, così come successo in precedenza per la scelta di Crotone prima e Reggio Calabria poi, non c’è alcun nesso logico, nessuna programmazione in merito, non è stato neanche richiesto ai vari Comuni della Calabria di portare all’attenzione della Giunta Regionale una sorta di candidatura con tanto di rappresentazione di idee e progetti da mettere in campo per una probabile scelta da parte del padrone della Calabria. Si perché, duole sottolinearlo, ma l’atteggiamento del neo Presidente della Regione Calabria è proprio da accostare a quello degli antichi feudatari o addirittura i re dell’antica Roma”.

Al posto di Fiorita non canterei vittoria

Facile pensare che mentre per Crotone vi era una sorta di riconoscimento ad un Sindaco che aveva da tempo strizzato l’occhio al centrodestra, su Reggio Calabria si è arrivati perché in qualche modo si sta preparando il terreno alla discesa in campo del candidato a Sindaco della Città nella persona di Cannizzaro, grande tessitore delle ultime scelte in seno alla Giunta Regionale, ma per Catanzaro? Mah, a questo punto, al posto di Fiorita starei attento a cantar vittoria, perché qualcosa bolle in pentola e molto probabilmente ne uscirà fuori qualcosa di appetitoso per il centro-destra”.

L’Esclusione del capodanno RAI e lo “scippo” dell’HUB Ospedaliero

Il malcontento non si ferma all’evento di fine anno. Il gruppo “Democrazia e Partecipazione” denuncia un sistematico depauperamento del territorio cosentino. L’esclusione del Capodanno Rai viene accostata a un’altra decisione ritenuta penalizzante: la costruzione del nuovo Ospedale di Cosenza ad Arcavacata di Rende. “Lo si è fatto anche in questi giorni, annunciando la costruzione del Nuovo Ospedale di Cosenza ad Arcavacata (e già solo questo ha del grottesco….), scippando in un sol colpo al Capoluogo di Provincia l’HUB ospedaliero che di diritto gli spetta”.  Poi l’accusa alla Giunta di continuare a depauperare il territorio cosentino a scapito di altri Comuni.

Una popolazione che “non dimenticherà”

Arriva in chiusura un monito diretto alla classe dirigente regionale. Pur riconoscendo la libertà di chi ha il “coltello dalla parte del manico” di prendere decisioni, gli autori sottolineano che la popolazione di Cosenza e Provincia non dimenticherà queste scelte. “Sia chiaro, ognuno è libero di fare ciò che vuole,  ma verrà il tempo in cui ci si dovrà confrontare con una popolazione che non potrà dimenticare queste scelte inopportune e soprattutto dovrà ricordare molto bene chi ha tentato di demolire, pezzo per pezzo, un territorio come quello di Cosenza e Provincia, e chi invece, con le poche risorse a disposizione – concludono i consiglieri – ha dovuto barcamenarsi per poter dare un minimo di dignità a questa Città, nonostante avesse tutto e tutti contro”.  

 

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