MESSINA – Cento poliziotti sono impegnati da questa notte a Messina, nell’esecuzione di 15 misure cautelari, 11 in carcere e 4 ai domiciliari. La vasta operazione antidroga coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia peloritana e condotta dalla Squadra Mobile e dalla Sisco di Messina è scaturita dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che ha riferito dell’acquisto di cospicui quantitativi di sostanze stupefacenti dalla Calabria – in particolar modo cocaina – da lui intrattenuti con messinesi.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e vari episodi di spaccio. Il gruppo criminale operante nei quartieri di Santa Lucia Sopra Contesse e Camaro, a Messina, si riforniva in Calabria e Catania. A capo del sodalizio criminale c’erano tre persone tra i 40 e i 51 anni.
Prima di Natale del 2021, tre degli indagati sono stati trovati in possesso di un zaino con circa 4,5 chili di cocaina, mentre consegnavano al “compratore” 70.000 euro. Nel corso delle successive perquisizioni trovati in un’abitazione altro 180 mila euro. La droga sequestrata veniva custodita da un insospettabile, un messinese di 42 anni incensurato, oggi raggiunto dal provvedimento cautelare degli arresti domiciliari.
Secondo l’ipotesi di accusa 5 delle persone arrestate sono ritenute responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, mentre le restanti 11 di plurime condotte di spaccio. La consorteria criminale disarticolata poteva contare su due canali di “rifornimento” dalla Calabria ed un terzo da Catania.
Il volume d’affari raggiunto dall’associazione criminale era davvero notevole. In una conversazione ambientale intercettata dagli investigatori uno degli indagati ha riferito – nel raccogliere gli introiti dell’attività di spaccio – che i proventi erano superiori agli 80.000 Euro. Le misure cautelari, sono state eseguite dalla Squadra Mobile e della Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo di Messina, insieme ai colleghi di Reggio Calabria e Catania.
