CROTONE – Atti persecutori nei confronti di un dipendente del patronato di Crotone, è scatata così la misura cautelare del divieto di avvicinamento con istallazione del braccialetto elettronico. La vittima che ha sporto denuncia ha raccontato agli agenti della polizia di stato che l’uomo lo perseguitava con continue condotte moleste e minacciose. La “colpa” del dipendente del patronato quella di non aver assistito correttamente la persone in questione nella gestione delle pratiche fiscali e previdenziali.
Convinto che il lavoratore non avesse adempiuto ai suoi doveri, l’uomo ha posto in essere atteggiamenti prevaricatori e intimidatori, tali da determinare nella vittima uno stato di ansia e paura, costringendolo a modificare le proprie abitudini di vita. Gli atti persecutori sono stati ricostruiti dagli agenti che hanno riscontrato come l’uomo avrebbe pronunciato anche frasi dal contenuto minaccioso nei confronti della vittima arrivando in un’occasione ad inseguirla.
Il provvedimento è stato di non avvicinamento e di installazione del braccialetto elettronico è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Crotone, che ha accolto la richiesta della procura della Repubblica diretta dal procuratore Domenico Guarascio.
