ROMA – Il futuro della Politica Agricola Comune (PAC) preoccupa profondamente il mondo agricolo e in particolare quello calabrese. A lanciare l’allarme è Francesco Macrì, presidente di Copagri Calabria, intervenuto all’incontro nazionale “La centralità della PAC per il futuro dell’agricoltura”, promosso dalla Confederazione alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Macrì ha espresso grande preoccupazione per l’eventualità di un taglio agli aiuti destinati al settore agricolo, sottolineando che una simile ipotesi metterebbe in ginocchio le già fragili strutture aziendali della Calabria, regione a forte vocazione agricola ma con ridotte opportunità occupazionali. “Se dovesse davvero abbattersi la scure sugli aiuti – ha dichiarato – il nostro sistema agricolo rischierebbe il tracollo”.
Nel mirino, la proposta europea di un fondo unico, che accorperebbe le risorse della PAC con quelle per coesione, ricerca e transizione digitale. Una soluzione che, secondo Tommaso Battista, presidente nazionale Copagri, rappresenta “un compromesso inaccettabile”. Battista ha confermato l’impegno della Confederazione a mobilitarsi in tutte le sedi istituzionali, per scongiurare una nuova ondata di proteste come quelle del 2024.
Il ministro Lollobrigida nel suo intervento, ha rassicurato il settore, ribadendo la linea del governo italiano contraria all’accorpamento della PAC: “Non possiamo accettare che venga snaturata. Deve restare uno strumento autonomo, pensato per tutelare la produzione di qualità, il presidio del territorio e la sovranità alimentare”.
Durante l’incontro sono state avanzate numerose proposte, tra cui un bilancio europeo più consistente per la PAC post-2027, strumenti specifici per rispondere agli effetti del cambiamento climatico, sostegni mirati al reddito per i veri agricoltori, attenzione ai giovani, alle aree montane e alle piccole aziende, semplificazione burocratica e introduzione di dazi antidumping a tutela della competitività. “La PAC deve essere una leva strategica per attrarre nuove generazioni e rilanciare le aree rurali – ha concluso Macrì –. In Calabria l’agricoltura rappresenta una risorsa centrale, e va sostenuta con interventi concreti, non con tagli e compromessi”.
