CROTONE – È in corso a Crotone un’operazione della Polizia di Stato per l’esecuzione di 12 misure cautelari contro altrettante persone accusate, a vario titolo, di spaccio di droga e detenzione illegale di armi.
L’operazione, diretta dalla Procura della Repubblica di Crotone ed in cui sono impiegati un centinaio di poliziotti della Squadra mobile e dei Reparti prevenzione crimine della Calabria, è concentrata nel quartiere “Acquabona”, considerato una delle principali piazze di spaccio della città. Gli agenti stanno eseguendo, in particolare, cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere, cinque divieti di dimora in Calabria e due obblighi di firma.
Spaccio di droga tra le scuole
Avveniva soprattutto nei pressi delle scuole lo spaccio di droga per il quale la Squadra mobile di Crotone ha eseguito 12 misure cautelari. Gli episodi di spaccio sono stati monitorati dagli investigatori con l’ausilio di telecamere nascoste. L’indagine che ha portato all’esecuzione delle misure cautelari, avviata nello scorso mese di febbraio, ha preso le mosse da un altra attività investigativa riguardante un’aggressione ai danni di due tossicodipendenti per questioni legate all’attività di spaccio. Da quell’episodio è stato tratto lo spunto per avviare un approfondimento investigativo nell’ambito del quale sono state posizionate alcune telecamere nel quartiere “Acquabona”, considerato una delle principali “piazze” dello spaccio. Nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Crotone su richiesta della Procura della Repubblica sono 59 i capi di imputazione che vengono contestati. Erano tanti i tossicodipendenti che, quotidianamente ed in ogni ora del giorno e della notte, si recavano nel quartiere per procurarsi la sostanza stupefacente, A due degli indagati, inoltre, è stato contestato il reato di detenzione e porto di arma clandestina dopo che é stata trovata, occultata in un cassonetto, un pistola con la matricola cancellata.
