COSENZA – “Il sovraffollamento dei pronto soccorso è il sintomo di una malattia più grande che possiamo fermare solo attraverso azioni concrete e strutturali”. E su questo “si sta facendo finalmente qualcosa”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo ad una interrogazione a risposta immediata alla Camera.
“Abbiamo trovato una sanità ingolfata e piena di contraddizioni, ha detto il ministro – abbiamo sentito chiamare i medici eroi, ma senza che si tenesse conto delle loro grida di dolore”. “La strada che stiamo intraprendendo ci sembra quella giusta, senza promettere miracoli irrealizzabili, senza alimentare cooperative e senza distogliere risorse al sistema pubblico, a cui ha pensato ampiamente qualcuno, nel passato”. “Il fatto che il 70% degli accessi in pronto soccorso sia codice bianco o verde – ha sottolineato – significa che i cittadini hanno perso punti di riferimento sul territorio”.
Proprio per questo “la medicina territoriale sarà potenziata. Il PNRR stanzia fondi per le opere infrastrutturali, noi stiamo lavorando per rendere questi luoghi delle vere case della comunità a cui rivolgersi per visite, accertamenti e servizi sanitari preventivi”.
Con il decreto legge 34, infatti “abbiamo innalzato i compensi per i medici che lavorano in emergenza urgenza da 60 a 100 euro orari, abbiamo disposto aumenti per gli infermieri e anticipato le indennità di pronto soccorso senza attendere il 2024. Prevediamo poi assunzioni anche senza specializzazione diretta e contratti libero professionali per gli specializzandi”. “Sostenere economicamente la professione medica – ha concluso – è fondamentale per riconoscere davvero quegli eroi che si occupano quotidianamente del valore più importante: la nostra Salute”.
