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I miliardi dell’alta velocità Salerno-Reggio rischiano di sparire dal PNRR. Tempi troppo stretti

Alta velocità freccia rossa

COSENZA – Il rischio è più che concreto e anche se dal Ministero delle Infrastrutture le bocche restano cucite, sembra sempre più probabile che il progetto dell’alta velocità Salerno Reggio Calabria possa sparire dal PNRR con i miliardi dei fondi europei dirottati su altri progetti. Lo avevamo scritto anche  qualche giorno fa pubblicando il report del Sole 24 ore sul Rapporto Sud.

Alta velocità Salerno-Reggio: un solo cantiere affidato

Assegnata lo scorso 12 maggio, dei lotti dell’Alta Velocità al memento è stato affidato un solo cantiere (in Campania). I fondi devono essere utilizzati entro i prossimi 3 anni (31 dicembre 2026) ma tra Salerno e Reggio Calabria siamo ancora ai primi passi. Per questo il nuovo tracciato potrebbe essere realizzato utilizzando i Fondi di sviluppo e coesione che non presentano vincoli temporali. In più, notizie delle ultime ore, il progetto originario di Rfi e quello del lotto 2 Praia a Mare-Tarsia, non sarebbero più rintracciabili sui siti istituzionali. A lanciare l’allarme i deputati Dem Paola De Micheli, Anthony Barbagallo e Marco Simiani che chiedono a Salvini di chiarire subito.

“il ministro Salvini faccia chiarezza sull’iter per la realizzazione dell’Alta Velocità tra Salerno e Reggio Calabria, come da progetto RFI, composto da tre lotti: Battipaglia-Praia, Praia-Tarsia e il raddoppio della galleria Santomarco”.

Biondo UIL: “ennesimo paradosso italiano. Occhiuto chiarisca”

Sullo spostamento dei finanziamenti è intervenuto anche il segretario generale della Uil calabrese, Santo Biondo. “La notizia dello spostamento del finanziamento delle opere, previste per la realizzazione dell’Alta velocità ferroviaria fra Salerno e Reggio Calabria, dal Pnrr ai Fondi di coesione o ad altre forme di sostegno nazionale fosse confermata saremmo davanti all’ennesimo paradosso in salsa italiana”.

“Da tempo, infatti, sosteniamo che sulla realizzazione di quella che è una delle infrastrutture più importanti per lo sviluppo della Calabria si stavano addensando nubi fosche. Avevamo prospettato il rischio che questa opera non venisse sostenuta dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e l’abbiamo fatto in splendida solitudine, mentre c’era chi giocava a carte coperte e non ha favorito la realizzazione dell’opera in tempi celeri. Ma c’è di più. Adesso si apre una partita importante: quella della ricollocazione dell’ingente dote finanziaria che era stata destinata all’Alta velocità fra Campania e Calabria”.

“Da parte nostra – aggiunge Biondo – siamo convinti che, per evitare l’ennesimo scippo ai danni delle calabresi e dei calabresi, vada mantenuta la territorialità dell’investimento finanziario prospettato. “Al ministero delle Infrastrutture, quindi, –spiega ancora Biondo” – chiediamo di fornire ai nostri dubbi delle spiegazioni plausibili in tempi brevi, nella convinzione che la Calabria debba avere la certezza sulla realizzazione dell’opera con dati di indubbia provenienza, risorse disponibili e cronoprogramma certo. Al presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, il cui silenzio appare paradossale, infine -conclude- chiediamo di chiarire quanto sta accadendo per il bene della Calabria che non può perdere un’altra occasione di sviluppo”.

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