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Il ‘concorso blindato’ alla Provincia di Cosenza, Ispettorato avvia rilievi: la CGIL chiede trasparenza

provincia di Cosenza - piazza 15 marzo

COSENZA – La vicenda del cosiddetto “concorso blindato” indetto dalla Provincia di Cosenza si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo settimane di denunce pubbliche e segnalazioni formali, la FP Cgil di Cosenza ha ricevuto comunicazione ufficiale dall’Ispettorato della Funzione Pubblica, che ha confermato di aver effettuato rilievi nei confronti dell’amministrazione provinciale in merito alle procedure concorsuali contestate.

“La comunicazione dell’Ispettorato – sostengono la Cgil e la FP Cgil di Cosenza – conferma che le nostre segnalazioni non erano infondate. Ora chiediamo di sapere come l’amministrazione provinciale intenda determinarsi, quali provvedimenti adotterà per rispondere ai rilievi formulati e per ristabilire piena legittimità e trasparenza nelle procedure concorsuali”.

Il sindacato ricorda che “i concorsi in questione, riservati esclusivamente al personale interno, limitano di fatto l’accesso e violano i principi di apertura, imparzialità e meritocrazia che devono caratterizzare ogni selezione pubblica”. “Un concorso chiuso e ‘blindato’ è contrario alla Costituzione e ai principi fondamentali della pubblica amministrazione. Le opportunità devono essere aperte a tutti, non costruite su misura per pochi”, ribadisce la Cgil. L’intervento dell’Ispettorato, spiegano ancora, “rappresenta un fatto istituzionale importante”. Dopo l’esame della documentazione e delle segnalazioni presentate dal sindacato, “l’organo di controllo ha formulato rilievi ufficiali all’amministrazione provinciale di Cosenza”.

“Concorso blindato”, si attendono chiarimenti

“Ora – sottolineano la Cgil e la FP Cgil – è indispensabile che rendano pubbliche le determinazioni dell’Ente e chiariscano come intendono recepire le osservazioni dell’Ispettorato che ha fatto la sua parte. Adesso spetta alla Provincia agire con responsabilità, adottare i provvedimenti correttivi e ristabilire fiducia nei confronti dei lavoratori e dei cittadini”.

Preoccupa, aggiunge il sindacato, “il silenzio del Segretario Generale della Provincia, figura chiamata a vigilare sulla regolarità degli atti. Nonostante i rilievi emersi e le contestazioni pubbliche, non risulta alcuna presa di posizione ufficiale. Il silenzio delle istituzioni non fa che aggravare la sfiducia dei cittadini. Chi ricopre ruoli pubblici ha il dovere di parlare con chiarezza e responsabilità, soprattutto quando emergono elementi di criticità”.

La CGIL e la Funzione Pubblica CGIL confermano infine “la volontà di continuare a vigilare sull’operato dell’amministrazione provinciale e di utilizzare ogni strumento legale per garantire il rispetto delle norme e dei diritti. “Abbiamo sollevato la questione con senso di responsabilità e continueremo a farlo. Ora che anche l’Ispettorato ha evidenziato rilievi formali, attendiamo che la Presidente e gli organi dell’Ente chiariscano come intendono procedere. La Provincia di Cosenza – concludono la Cgil e la FP Cgil – deve essere un’istituzione trasparente, al servizio del territorio”.

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