BOCCHIGLIERO (CS) – La Trasmissione “Le Iene” ieri sera è tornata ad occuparsi della vicenda di Bocchigliero, il piccolo paese del cosentino nella Sila Greca, dove centinaia di persone hanno visto sparire nel nulla i risparmi di una vita. Una vera e propria truffa messa in atto da due persone che gestivano la filiale di una banca del comune dove vivono un migliaio di persone, spariti nel nulla insieme ai risparmi di tutto il paese (circa 500 al momento le denunce) che ammonterebbero a oltre quattro milioni di euro. Mentre una delle due persone che avrebbero messo in atto la truffa è introvabile, un altro, chiamato da tutti “Antonio la Banca” è rimasto a Bocchigliero. Matteo Viviani ha provato ad incontrarlo per capirne di più e a contattarlo ma senza successo.
Bocchigliero: la truffa milionaria ad un intero paese
Una truffa andata avanti da oltre 10 anni. Risparmi di una vita, soldi messi da parte anche da persone che per anni hanno lavorato duramenti anche emigrando in Germania, finiti nelle mani due presunti consulenti finanziari, uno dei quali proprio di Bocchigliero. La promessa era di un investimento per un guadagno sicuro: del 5%. In questa trappola sono finiti tantissimi cittadini, soprattutto anziani, che hanno affidato ai due i risparmi di una vita. La vicenda fatto emergere la drammaticità della situazione in cui si sono venuti a trovare centinaia di piccoli risparmiatori e con un paese dove si è letteralmente fermata l’economia.
Conti correnti prosciugati
Secondo quanto ricostruito, a Bocchigliero, i due addetti lavoravano ad uno sportello collegato ad una banca. Ma dal 2015 in poi si sono messi in proprio carpendo la fiducia di molti cittadini e, allo stesso tempo, il loro denaro. Somme affidate ai due per investimenti, (c’è chi aveva sul contro 800mila euro, chi 250mila e chi si è ritrovato con poco più di 2.500 euro sul conto) molto spesso in contanti e quindi difficilmente rintracciabili, dietro la promessa di un utile nel tempo, di un guadagno sicuro e redditizio per aiutare i figli o per una vecchiaia tranquilla. Mostravano loro estratti conti falsi fino a quando, nel 2022, qualcuno degli anziani ha richiesto di riscattando le polizze e si è accorta della truffa recandosi fisicamente in banca.
La rabbia dei cittadini “Hanno fermato l’economia nel paese”
Ai microfoni dell‘inviato di Italia Uno la rabbia e lo sconforto dei cittadini «Due disonesti che non hanno avuto pietà di nessuno. C’è gente che si vergogna a parlare, gente umile che ha lavorato una vita e che si ritrova senza nulla. Hanno fermato l’economia nel paese. Eravamo uniti perchè ognuno aveva il suo gruzzoletto e adesso invece siamo diventati uno più cattivo dell’altro».
E se come detto uno dei due consulenti è sparito nel nulla, l’altro, conosciuto da tutto come “Antonio la banca” è rimasto a vivere a Bocchigliero. Ma, raccontano i cittadini “è come un fantasma. Si nasconde oppure si mette il cappuccio davanti la faccia per non farsi riconoscere. Era come uno di famiglia, tanto è vero che lo chiamavano ‘Antonio la Banca’. Io stesso gli davo in bancomat e il blocchetto degli assegni per farmi prelevare dei contanti perchè mi fidavo. Adesso a 60 anni devo andare da mia madre anche per chiedere 100 euro. Noi siamo rimasti senza nulla, lui si è ristrutturato casa, ne ha comprata una nuova, tre auto, ha fatto studiare le figlie e ha girato il mondo“.
