ROMA – Sul decreto Cutro “l’unica parola che posso usare è che sia una legge criminale, la violazione stessa dei principi di umanità e di umanizzazione. Forse dovremmo ricominciare a ritornare a parlare di umanizzare la gente, stiamo diventando bestie. Il capo dello Stato non doveva prima di tutto firmare i decreti Salvini e se questo decreto passa è obbligato in coscienza, obbedendo alla Costituzione, a non firmarlo e a rimandarlo al Parlamento”. A dirlo è il missionario padre Alex Zanotelli a margine della conferenza stampa organizzata dal Tavolo Asilo e Immigrazione contro la conversione in legge del Decreto Cutro. “Ormai la menzogna – ha aggiunto il missionario – è diventata parte del sistema in cui viviamo. Ma secondo me nasconde il problema del suprematismo bianco che io ritengo una delle forme più gravi in questo momento che minaccia gli Stati Uniti, il Brasile e la stessa Europa ed io come missionario non lo posso assoutamente accettare.
La cancellazione della Protezione Speciale comporterà che buona parte dei migranti saranno dei diseredati, non potranno nè lavorare, nè avere assistenza, nulla. E l’unica cosa che rimarrà e che saranno buttati nei Cpa (Centri di Prima accoglienza nrd) che già l’Unione Europea condanna come una grave violazione Penso a tutti i suicidi nei Cpa”.
Sull’operato delle opposizioni, Padre Zanotelli ha aggiunto: “Il partito Democratico non è che fino adesso abbia fatto molto, adesso con la nuova svolta della Schlein stiamo a vedere. Ma è chiaro che tutti i partiti di opposizione devono davvero mettersi di traverso e urlare . Ma non è abbastanza, c’è bisogno di un grande movimento popolare”.
Don Ciotti: “Decreto Cutro è una scelta indegna”
“L’ideologia, la propaganda politica e la ricerca di consenso annullano l’umanità solo per qualche voto in più“. Lo afferma il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, nel suo intervento durante la manifestazione organizzata dal Tavolo asilo e immigrazione a Roma. “Prima il governo va a Cutro per mostrare la propria commozione e ora procede con l’esclusione – continua -. Bisogna ricordare che chi fugge mettendo a rischio la propria vita è una persona disperata senza colpe. Quelle del governo solo scelte indegne di un Paese che vuole essere democratico”.
Secondo don Ciotti quella dell’immigrazione “non è un’emergenza”. “Senza la protezione speciale – aggiunge – consegneremo i migranti in mano alla manovalanza criminale mafiosa. I più fragili diventeranno ancora più invisibili“. Nel suo appello finale il fondatore di Libera ha poi chiesto di “non dare più soldi a quelle realtà, come la Libia, che mettono le persone nei loro lager”.
