LONGOBUCCO (CS) – E’ trascorso oltre un mese dal crollo del ponte sul Trionto nel territorio del comune di Longobucco, ma la situazione è ancora questa. Non ci sono stati inteventi concreti sulla struttura e la strada resta interrotta creando problemi alla cittadinanza del comune silano, che risulta essere quasi isolato.
Al momento la magistratura sta lavorando, così come l’Anas per cercare di capire le motivazioni alla base del crollo.
“Siamo in attesa dell’inchiesta da parte della magistratura – ha detto il sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo – chiediamo al giudice di chiudere l’inchiesta per poter mettere mano al viadotto crollato”
Il prezzo più alto lo pagano, intanto, i cittadini di Longobucco. Il sindaco chiede risposte immediate. Dal Governo e dalla Regione Calabria arrivano rassicurazioni. Ma se così non dovesse essere, scatterà la protesta attraverso azioni concrete: “Con il comitato cittadino – ha detto Pirillo – inizieremo a fare azioni di forza. Come prima tappa occuperemo la SS 106“.
