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Maxi rissa: altri quattro indagati dopo l’episodio che ha scosso la movida vibonese

polizia vibo

VIBO VALENTIA – Continuano le attività investigative svolte dalla Questura di Vibo volte ad identificare tutti coloro che hanno preso parte alla violenta rissa del 27 aprile scorso. Altri quattro soggetti sono indagati, nei confronti dei quali il Questore Ruperti ha emesso anche 2 provvedimenti di fogli di via dal Comune di Vibo Valentia per la durata di tre anni (nei confronti dei soggetti non residenti nel capoluogo), unitamente a 2 provvedimenti di avviso orale. I quattro soggetti si aggiungono quindi ai nove già indagati per il reato di rissa, e già destinatari dei provvedimenti di avviso orale da parte del Questore.

La lite

Aveva coinvolto anche diversi soggetti minorenni, ed era partita davanti ad un locale della movida e si era via via fomentata, coinvolgendo, in breve tempo, una moltitudine di giovani alcuni dei quali ancora minorenni. Pugni e calci reciproci da parte dei ragazzi che nel corso dell’aggressione si sono lanciati contro bottiglie e sedie del dehors, finiti poi sulla pubblica via interessata dalla circolazione stradale.

Nessuno ha fornito informazioni

I primi accertamenti, benché tempestivi, venivano svolti da parte della locale Squadra Mobile, senza però alcuna collaborazione degli avventori del locale o dei passanti testimoni della violenza. In conseguenza del grave episodio che ha creato una turbativa per l’ordine e la sicurezza pubblica, il Questore ha poi emesso un provvedimento di sospensione della licenza nei confronti del locale teatro degli eventi, secondo quanto disposto dall’art.100 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

Attualmente, dunque, sono in tutto 13 i giovani identificati nel corso delle indagini, e deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di rissa di cui all’art. 588 del codice penale. Sono in corso ulteriori accertamenti per valutare l’emissione di provvedimenti amministrativi in materia di misure di prevenzione (e con specifico riferimento al contrasto alla mala movida) per gli indagati residenti a Vibo Valentia.

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