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Migranti sfruttati non solo nei campi: molti irregolari in Calabria impiegati negli autolavaggi

Autolavaggio generico

REGGIO CALABRIA – Il filone reggino dell’operazione scattata questa mattina, in 7 regioni italiane, vede lo sfruttamento dei lavoratori migranti, negli uliveti e nei campi della Piana di Gioia Tauro ma anche nelle attività di autolavaggio a Reggio Calabria. Sono queste le due direttrici dei controlli operati nel reggino, nell’ambito della vasta operazione condotta questa mattina dalla Polizia di Stato con il coordinamento del Servizio centrale operativo e delle questure di Barletta-Andria-Trani, Cuneo, Foggia, Latina, Matera, Prato, Trapani e, appunto, Reggio Calabria contro lo sfruttamento dei lavoratori immigrati, scattata questa mattina.

La Squadra mobile di Reggio Calabria, del commissariato di Gioia Tauro, dei reparti di prevenzione anticrimine e ispettorato del lavoro, hanno compiuto numerose ispezioni dei furgoni, individuati nelle ultime settimane, con cui ogni mattina i caporali accompagnano nei campi i migranti che vivono nella tendopoli di San Ferdinando dove gli uomini della polizia di Stato hanno eseguito anche alcune perquisizioni antidroga.

Gli investigatori hanno individuato i punti di incontro tra gli sfruttatori e i migranti nelle strade vicine alla zona industriale a ridosso del porto di Gioia Tauro. Molti lavoratori stranieri controllati nella tendopoli hanno il permesso di soggiorno ma non sono in regola con il contratto di lavoro. Sono risultati quasi tutti irregolari, invece, gli extracomunitari impiegati a Reggio Calabria negli autolavaggi. Il sospetto degli inquirenti è che ci sia un un sistema per il quale indiani e pakistani che sbarcano in città e che decidono di non raggiungere altre destinazioni finiscono per essere sfruttati in questo settore.

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