MESSINA – Per il Ponte sullo stretto di Messina è previsto tra giugno e luglio il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizzativo e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. A spiegarlo l’amministratore delegato della società Pietro Ciucci in una nota nella quale si fa il punto sugli iter autorizzativi. Ciucci ricorda inoltre che il Ponte prevede un investimento complessivo pari a 13,5 miliardi – a fronte di un impatto sul pil nazionale di 23 miliardi di euro – e che ha già ottenuto il benestare di Governo e UE e la sua realizzazione sarà accompagnata da un grande piano di investimenti, pari a 70 miliardi di euro, su strade e linee ferroviarie di Sicilia e Calabria.
Intervistato poi dal nuovo settimanale economico “Moneta”, l’amministratore delegato di Stretto di Messina ha ricordato lo stato dell’iter – che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua. L’amministratore delegato ha ricordato che il ponte è stato oggetto di critiche e fake news, come quella che l’opera sia già costata miliardi di euro mentre invece, come si evince dai bilanci di Stretto di Messina, sono stati spesi circa 300 milioni da quando è stata costituita la società, negli anni ’80.
L’amministratore delegato ha infine citato le aziende che parteciperanno all’opera: il contraente generale Eurolink, guidato dall’italiana Webuild, affiancata da partner esteri di rilievo come la giapponese IHI, la spagnola Sacyr e la danese Cowi; la statunitense Parsons Transportation Group che, nel ruolo di Project Management Consultant, garantirà il controllo indipendente degli aspetti progettuali e costruttivi; Edison Next Environment, che monitorerà le ricadute ambientali e socioeconomiche.
