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Precipita in un giardino durante un’esercitazione. Muore paracadutista di Cosenza

Gianluca Spina paracadustista

CASTELFRANCO DI SOTTO (PI) – Un paracadutista della Folgore del 186/o reggimento di stanza a Siena, Gianluca Spina, è morto dopo essere precipitato nel giardino di un’abitazione privata a Orentano, frazione di Castelfranco di Sotto in provincia di Pisa. Il tragico incidente durante un’esercitazione militare che prevedeva l’atterraggio in una zona destinata ai paracadutisti nel Padule, tra Bientina ed Altopascio a circa un chilometro in linea d’aria da dove è avvenuta la tragedia.

Gianluca Spina sergente maggiore a Siena

Gianluca Spina era nativo di Cosenza, aveva 48 anni ed era sposato. Da anni viveva a Siena dove era Sergente maggiore in forza al 186 reggimento  aviotrasportato paracadutisti “Folgore” nella caserma Roberto Bandini. Faceva anche parte del gruppo cinofili della Pubblica Assistenza di Siena. Il militare aveva partecipato a diverse missioni

Forse un malore all’origine della tragedia

L’area dell’incidente è stata sequestrata dai carabinieri che hanno avviato accertamenti. Il corpo, dai primissimi accertamenti, non presenterebbe ferite da caduta. Il parà, che aveva effettuato il lancio a caduta libera dall’aviosuperficie di Altopascio, potrebbe essere rimasto vittima di un malore o altre cause simili che hanno determinato il decesso visto che il paracadute si sarebbe comunque aperto. Sarà l’autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni, a chiarire l’origine del decesso.

L‘episodio è avvenuto intorno all’ora di pranzo. Sono stati i proprietari a lanciare l’allarme al loro rientro a casa. Hanno visto il militare a terra, ai piedi di un albero, non più cosciente. L’area dell’incidente è stata sequestrata dai carabinieri che hanno avviato accertamenti. Sul luogo dell’incidente sono arrivati anche i militari della Folgore.

Sul posto, oltre alle forze dell’ordine, ai vigili del foco e ai soccorritori, si è recato anche il Sindaco Gabriele Toti che ha parlato di “una notizia tragica. Quando me lo hanno detto non riuscivo a crederci. Me lo sono fatto ripetere – ripete il Sindaco – perché non riuscivo a collegare quello cosa fosse successo. Sicuramente è una tragedia e le autorità cercheranno di stabilire che cosa è accaduto. Una tragedia che ci colpisce perché riguarda il nostro territorio, ci colpisce perché riguarda un appartenente alle istituzioni, ci colpisce perché è una persona che stava facendo il suo lavoro”.

Il Cordoglio del Ministro della Difesa e dell’Esercito

Esprimo a nome di tutta la famiglia della Difesa e mio personale i sentimenti del più profondo cordoglio ai familiari del Sergente Maggiore Aiutante dell’Esercito Gianluca Spina, tragicamente scomparso nell’incidente avvenuto oggi durante un addestramento aviolancistico in Toscana”. Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto. “Ho espresso al Generale Pietro Serino, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, le mie più sentite condoglianze. Tutta la Difesa si stringe idealmente alla famiglia di Gianluca e ai suoi cari”.

Anche il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, ha espresso il proprio profondo cordoglio, a nome di tutta la Forza Armata e suo personale, alla famiglia del Sergente Maggiore Aiutante Gianluca Spina, tragicamente scomparso in servizio a Castelfranco di Sotto. “Il Sottufficiale, 49enne di origini calabresi, era un paracadutista militare e nel corso della sua carriera aveva evidenziato in ogni circostanza grande professionalità e spirito di servizio. ​Personale dell’Esercito ha immediatamente informato la famiglia e, sin dal primo momento, sta fornendo il massimo supporto logistico e psicologico alla stessa”.​

Il cordoglio di Giorgia Meloni

“La scomparsa del paracadutista della Folgore Gianluca Spina, vittima di un fatale incidente durante una esercitazione di aviolancio, ci addolora profondamente. Rivolgo, a nome mio e del Governo, il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai suoi familiari e all’Esercito italiano”. Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni.

 

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